Avant'ieri sono sopravvissuto al compleanno della Nonna Nazi e alla relativa festa di compleanno a sorpresa con tutti i miei "amati" parenti. Tanto per cambiare ho avuto un principio di attacco di panico, ma sono stato bravo a controllarmi, a rifugiarmi in bagno prima del patatrac finale e a calmarmi.
Certo ad un certo punto ho minacciato di strangolarli a mani nude, ma dalla mia ho l'attenuante perché mi avevano fregato il cellulare e avevo paura che mi cancellassero dei messaggi e dei numeri della rubrica che non avevo salvato altrove (già successo in passato fra le altre cose).
Mi sono promesso di escluderli completamente dalla mia vita, non ho bisogno che mi vengano buttatati addosso le loro idiozie, i loro consigli scellerati, la loro ipocrisia e il male. Ho la mia dignità, la mia integrità e la mia professionalità da difendere. Giusto per rendere l'idea quando Maria Antonietta disse «Se non hanno pane, che mangino brioche!», il suo consiglio era lungamente più sensato di quelli di quei dotti che ieri sera hanno fatto di tutto per dirmi come vivere la mia vita (ad esempio lavora gratis per farti conoscere così qualcuno ti assumerà, buttati sulle energie rinnovabili, ecc.).
Più passa il tempo e più non gradisco la loro compagnia, se non fosse per il Re e la Regina li avrei mandati a quel paese un paio di vite fa; invece mi tocca essere diplomatico e far spallucce autocensurandomi.
Ecco a dirla tutta mi sarei un bel po' rotto di fare spallucce e fingere di passare oltre alle loro idiozie.
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