sabato 11 giugno 2011

Non c'è due senza tre e allora ricomincio da tre!

Ho meditato a lungo se fosse il caso o meno di cominciare a scrivere un nuovo blog, se continuare a scrivere su quello vecchio  o abbandonare definitivamente la blogosfera. Alla fine ho optato per continuare la mia avventura da blogger qui, anche se fino all'ultimo sono stato indeciso se passare a wordpress tant'è che ho "bloccato" anche lì un blog col mio nick. In realtà mi sarebbe piaciuto poter trasportare tutto il mio blog del Cannocchiale su una piattaforma più funzionale, che non attentasse alla mia sanità mentale, ma a quanto pare non esiste un modo per fare un backup totale del mio blog e sinceramente non sono in condizioni tali da copiare ed incollare manualmente i post e poi non saprei come fare con i commenti. 
Per la cronaca questo sarebbe il mio terzo blog: il primo l'ho aperto il 5 marzo 2005 su CaroDiario che dall'oggi al domani diventò un sito porno perché venduto dal proprietario della piattaforma senza alcun preavviso; il secondo l'ho aperto il 27 novembre del 2005, sul Cannocchiale, ma a malincuore sono stato costretto ad abbandonarlo per i continui malfunzionamenti; infine, il terzo è questo qua.
Sperando che sia di buon auspicio e che non sia una valle di lacrime di amori incompresi come quelli precedenti, sperando anche che sia il mio ultimo porto sicuro e non debba più migrare, incomincio a postare.
 
In questi giorni sono stato molto combattuto su cosa scrivere perché il periodo non è dei migliori e io sono nella mia forma peggiore: sia fisicamente, sia mentalmente e sia spiritualmente.
Non è che piangendomi addosso cambierebbe qualcosa, qua c'è un grosso lavoraccio da fare: partendo dalla necessità di essere più costanti, passando per il prendere la vita di petto, fino ad arrivare a lasciarmi guidare dal mio istinto. 
Ci sono un sacco di cose che non vanno e che non mi piacciono della mia vita, allora mi sembra il caso di provvedere a cambiare tutto ciò che non mi garba. Ho iniziato oggi: non avendo una canna del gas a cui attaccarmi, né una fornitura di gas e né una casa mia; ho optato per farmi passare il mio grande giramento di scatole, l'umore nero che più nero non si può e la mia voglia di distruzione riprendendo a correre.
Come si dice? Corri che ti passa? E poi si sa che correre libera endorfine, certo non ho più l'età, ma a quanto pare ho retto bene ai miei 4 chilometri di corsa in una quarantina di minuti scarsi. Certo domani indosserò delle scarpe più comode perché verso il ritorno ho avuto la tentazione di togliermele e continuare scalzo, certo ho sconvolto praticamente tutto il vicinato (mi sa che avranno fatto il servizio pure al tg1 di Scodinzolin pur di non parlare del pride e dei referendum di domani), però sono stato di ottimo umore tutta la giornata ed è un miracolo non da poco. 
Domani si replica salvo diluvio, in quel caso si procede con la canoa, se non dovessi scrivere più è perché mi hanno messo sotto un'auto, ma almeno l'umore sarà salvo. E questo è il mio percorso di oggi:

appena ritorno ai fasti del passato incomincio ad allungare il percorso, ora devo solo evitare di usare la corsa a sproposito e di non strafare come al mio solito. Dunque si ricomincia!

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