sabato 15 marzo 2014

Pronto a correre


Non aggiorno il blog da un mese esatto: tra la sessione d'esami, la ripresa delle lezioni e il viaggio dei Reali in Toscana, ho avuto il mio bel po' da fare. Mi dispiace non riuscire ad aggiornare il blog con più costanza, spesso succede che arrivo la sera stanco morto e finisce che mi addormento mentre provo a leggere qualche pagina o mentre tento di studiare. A volte è colpa della pigrizia, altre volte, non so, è come se mi passasse la voglia di scrivere. Nonostante la stanchezza accumulata e che sembra non voglia andar via, posso ritenermi abbastanza soddisfatto di questa sessione d'esami. Alla fine non ho sostenuto solo l'esame di linguistica perché non mi sentivo abbastanza preparato, ma per il resto ho collezionato un 30 e lode, due 30 (va be', uno dei due farà media con un esame di 4 crediti che sto seguendo ora e che darò a giugno) e un 18 preso con rabbia e controvoglia (ma per fortuna pesa solo per 5 crediti); per cui al momento ho una media del 27,273/30.  Non mi posso lamentare e devo essere molto orgoglioso di me. Nutrivo grandi speranze per le materie di questo secondo semestre, speranze alimentate dai nomi altisonanti delle materie, peccato la discrepanza con gli argomenti trattati; per cui mi ritrovo a fare filosofia pura mentre sulla carta e sul piano di studi dovrebbe essere pedagogia generale e interculturale (se avessi fatto il liceo non sarei proprio crudo in materia); mi ritrovo a studiare acriticamente Freud e in realtà si tratterebbe di pedagogia dell'infanzia che non c'azzecca un fico secco, per dire ad esempio l'anno scorso durante il corso, con una docente ormai in pensione, si sono occupati di Maria Montessori, Jean Piaget, Frabboni, Pinto Minerva, ecc. e in  misura minore anche di Freud. Leggere oggi i tre saggi di Freud sulla sessualità in maniera acritica, dove chiama gli omosessuali invertiti, far rientrare i baci nelle aberrazioni e fa tutta una serie di miscugli che onestamente mi fa pensare che avesse un pessimo rapporto col sesso e il suo corpo; mi lascia molto ma molto perplesso. Insomma, tutto ciò come mi aiuterebbe ad essere un maestro migliore? Magari siccome sono passate solo due settimane, forse non sono ancora entrato nella loro ottica ma al momento ho come l'impressione di andare a lezione solo per riscaldare il banco e la sedia ed è frustrante. È talmente frustrante che ad un certo punto ho rimpianto le lezioni di aritmetica, quelle lezioni seguite solo a causa dell'obbligo di firma e del relativo appello, perché in realtà la docente leggeva il libro che aveva riportato pari pari in più presentazioni power point, roba che dici arrivato all'università si presume che si sappia almeno leggere e scrivere. Un'altra cosa che non amo è l'adottare come libri di testo delle versioni particolarmente vetuste (tipo degli anni '70) di difficile reperimento e/o di case editrici così minuscole da essere proprio fuori commercio da tempo. Proprio in questi casi, mi rendo conto della forte discrepanza che c'è tra la preparazione reale e quella teorica, tra la preparazione universitaria e quella richiesta dal mondo del lavoro. Già quando mi ero riscritto sapevo dell'esistenza di questa discrepanza, ma alla fine l'ho fatto per avere quell'abilitazione necessaria per quella professione che voglio intraprendere. Speriamo bene, perché dal ministero della pubblica (d)istruzione le notizie che circolano sono sempre pessime e rispecchiano l'instabilità politica italiana e l'ovviamente scarsa qualità del suo attuale establishment. Col fatto che i corsi che sto seguendo mi risultano alquanto oscuri, mi vedo costretto a registrare le lezioni col risultato che sono già indietro nello studio. Che nervi! Anche l'orario è una schifezza, in più ancora devo terminare il corso di francese per il delf b1 pro e non mi sento un granché preparato. Boh! Insomma, alla fin fine tutto procede, di corsa, sempre di fretta, ma si corre. A dire il vero ultimamente sono diventato piuttosto popolare nel mio corso, devo ancora capire se ciò sia un bene o un male, ma ahimè questa pseudo-popolarità non si è ancora tramutata in qual bell'incontro che mi faccia battere il cuoricino anche perché non solo nel mio corso di laurea i ragazzi sono pochi, ma a quanto pare sono tutti etero (o presunti tali) e sventrapapere; di sicuro il più carino lo è (purtroppo e poi figurati se si interessava a me!), devo solo capire se lo è il ragazzo caruccio con i capelli brizzolati, ma nonostante tutto non credo si combinerebbe qualcosa. A quanto pare non corro il rischio di venire distratto dall'amore e posso continuare a studiare come se niente fosse, speriamo che questo secondo semestre mi soddisfi ancor di più del primo. Spero anche di riuscire a riprendere ad aggiornare con costanza il blog per permettermi di fare ogni volta il punto esatto della situazione.



PS: le scuse richieste e pretese nel precedente post non sono mai arrivate e a dirla tutta sono stato completamente ignorato. Sai che grande novità! Non s'è degnato neanche di leggere il post. Me l'aspettavo, almeno è coerente con il suo modo di trattare le persone (ero tentato di scrivere il termine usare, ma probabilmente rischio di fuorviare e di dare un'immagine troppo negativa di lui). Non mi capacito di come l'abbia sopravvalutato così tanto, di come abbia investito in maniera così sbagliata su di lui, così tanto Amore, sentimenti, così tanto tempo ed energie... Mi urta aver bruciato un nomignolo così bello come Raggio di Sole per lui, di aver scritto i miei sentimenti mostrandoli qui sul blog, mettendomi a nudo così. Il bello (o il brutto, a seconda dei punti di vista) è che, stupidamente, se potessi tornare indietro rifarei tutto quello che ho fatto, non rinnego niente. Nonostante tutto, credo ancora nella forza e nella bellezza del Grande Amore; ho solo la consapevolezza che sono l'eccezione alla regola e che non esiste per me: non c'è la mia metà e/o se ci fosse non credo voglia stare con me. Non credo che investirò così tanto verso qualcuno che non sia me stesso: ho già dato, poi solo il tempo potrà farmi cambiare idea o no, solo il tempo e qualcuno di veramente speciale potrebbe forse farmi cambiare opinione; ma nonostante ci siano un bel po' di persone speciali non credo che esse siano quelle persone speciali nel modo giusto per me ed io per loro, al punto di spingerle a voler desiderare ardentemente di passare il resto della loro vita con me e a condividerla col sottoscritto e viceversa. La vita è fatta di equilibri fragili ed io sono un perenne disequilibrio, basta farci il callo e alla fine non si vive poi così male.


Con te ero immobile 
Oggi ti vedrò di colpo sparire 
Fra la folla te ne andrai 
Mi sono rotto delle scuse 
Sono stanco dei tuoi guai 
Hai detto che non vuoi più 
Camminare accanto a me, 
Accanto a me 

Ora questa casa mi sembra più grande 
Illumino ogni angolo 
Dipingo la noia, rivesto la stanza 
Di quel che d'ora in poi sarò 
Non mi fermerai 
Né adesso, né mai 
Perché per troppe volte ho scelto te 
Non sono immobile 

Grazie per avermi fatto male, 
Non lo dimenticherò 
Grazie io riparto 
Solo controvento ricomincerò 

E giro nel centro e faccio la spesa 
Non mi sento fragile 
Cento grammi di sole e non serve l'amore 
Se poi diventa cenere 
Non mi prenderai 
Né adesso, né mai 
Perché per troppo tempo ho scelto te 
Dimenticando me 

Grazie per avermi fatto male, 
Non lo dimenticherò 
Grazie io riparto 
Solo controvento ricomincerò 

Sarò... pronto a correre per me 
E tu... ferma immobile 

Grazie per avermi fatto male 
Non lo dimenticherò 
Sento nelle vene 
Vita che si muove ricomincerò 

Sarò... pronto a correre per me 
Per me

Marco Mengoni (Pronto a correre - Album: Pronto a correre - Anno: 2013)

sabato 15 febbraio 2014

Se l'amore diventa una camera a gas


Questo amore è una camera a gas, un palazzo che brucia in città, questo amore è una lama sottile... così cantava Gianna Nannini scalando le classifiche di vendita nel 1984. Quando ero piccolo, non ho mai capito fino in fondo cosa volesse dire: sì, insomma, come si fa a paragonare l'Amore ad una camera a gas o ad un palazzo che brucia o ad una lama? Eppure... quanta saggezza in una frase orecchiabile, con una musica accattivante. Oggi è san Valentino, la festa degli innamorati, di chi crede nell'Amore con la A maiuscola, di chi non ci crede ormai più e del consumismo ad esso collegato.
Oggi ho imparato ad amarmi un po' di più e questo lo devo a quella patacca di RdS che tramuterei volentieri nell'acronimo CdP, ossia Coda di Paglia, anche se prima di impararlo mi sono sorbito una forte dose di sensi di colpa, con al seguito una marea di dubbi legati a me stesso, al non sapermi rapportare agli altri, al mio sogno di diventare un insegnante. Ho avuto un attimo in cui mi sono sentito marcio dentro fino al midollo, in cui ho pensato di essere un piccolo untore di malvagità e marciume pronto a contaminare gli altri; ho pensato seriamente di mollare tutto e di rinchiudermi in un ospedale psichiatrico e buttar via la chiave per evitare di nuocere agli altri. Tutto è nato per caso, mentre facevo una pausa dallo studio, ho fatto un giro su facebook e leggevo una pagina di un gruppo italiano di militanza gay e sotto un post mi cade l'occhio sul commento di una persona la quale afferma gioiosamente: "E doppi auguri per me: oltre che San Valentino è anche il nostro terzo anniversario di fidanzamento!". Nulla di strano, son sempre belle queste dichiarazioni genuine d'amore, solo che si tratta di CdP (Coda di Paglia) alias RdS, e a me i conti non tornano. Non tornano perché ricordo esattamente quando mi ha detto che si era fidanzato ossia il 25 maggio del 2012. Praticamente ha aspettato più di un anno per dirmelo, sempre se la matematica non è un'opinione, invece dei più comprensibili pochi mesi. Per carità, non siamo mai stati insieme, è sempre stato liberissimo di fare quel che vuole anche perché non era legato a me da niente; sapeva quali fossero i miei sentimenti che gli ho ribadito più volte, ma lui si è sempre trincerato o dietro il silenzio o dietro spiegazioni che non erano mai un NO deciso, ma un NI, ossia né No e né Sì; lasciando sempre quella porta socchiusa e alla quale mi aggrappavo con tutte le mie forze. Sapeva anche che stavo facendo del mio meglio per riuscire a cercare un lavoro che mi permettesse di trasferirmi dalle sue parti per vedere se ci fosse della chimica-fisica tra di noi. Ovviamente, se non fosse funzionato pazienza e ognuno per la sua strada, però almeno avevo tentato, avevo dato una chance al mio cuore. Avrò il diritto di rimanerci male dopo aver letto ciò? O anche ciò rientra nel farmi sentire spregevole, svitato e marcio? Così, ho scritto questo status di getto:

Grazie per avermi umiliato e per esserti preso gioco dei miei sentimenti, almeno ti sei divertito abbastanza nel farlo?

Non mi aspettavo niente e invece pochi minuti dopo mi ha contatto in maniera aggressiva senza salutare e senza niente; facendomi sentire la persona più stupida e più orrenda della faccia della terra. Non ho avuto il distacco necessario per parlarci, ne ha approfittato per fornirmi la sua verità, cioè che erano tre anni che l'aveva conosciuto e che poteva contarli come gli piaceva. Ha mollato la conversazione accusando i miei toni offensivi e aggressivi. Mi ha fatto sentire profondamente in colpa, tant'è che mi sono scusato. Al che ho scritto questo status che rappresenta al meglio come mi sono sentito:

E niente alla fine passo sempre per lo stronzo di turno perché fraintendo tutto, poi la conversazione muore lì. Rimangono solo i miei sensi di colpa e l'inadeguatezza per aver fatto del male ad una persona a cui tengo. Se non so gestire ciò, incomincio a dubitare di essere capace di gestire una classe di marmocchi. Forse è il caso che mi ritiri dall'università e mi vada a chiudere in un ospedale psichiatrico. — :-( colpevole. 

Riflettendoci a mente fredda, ho realizzato che non eri tu la persona che credevo tu fossi, quella di cui mi sono innamorato e che ancora prima stimavo più di tutti. Hai fatto leva ancora una volta sulle mie debolezze, hai usato l'esperienza e il tuo dono che è quello di saper usare le parole e ciò ti dà potere. Non ti accuso di niente, non ti ritengo colpevole di nulla, né ti ritengo orribile, cerco solo di capire come ho fatto a concederti il potere di farmi sentire in colpa, marcio e inadeguato nel sostenere una conversazione tanto da pensare di essere instabile da dovermi rinchiudere in un manicomio e far gettare la chiave perché se sono spostato di mente non è il caso di insegnare ai bambini, quelli che cambieranno il futuro.

Scrivo questo post per chiarirmi le idee e appuntarmi ciò come promemoria affinché non mi accada più di dubitare pesantemente di me stesso, poi forse capirai gli errori che hai fatto con me: mi hai sottovalutato, non mi hai mai capito fino in fondo e forse ti scuserai.

1) Se rileggi la conversazione di oggi ti accorgerai che il tuo modo di approcciarti non è stato per nulla conciliante, ma aggressivo e non hai dubitato neanche un po' che mi rivolgessi a te e se così non fosse stato? Come te la saresti cavata?
2) Non ti accuso di niente e né ti do la colpa di qualcosa, né mai l'ho fatto e se ti ostini a vedere ciò significa che non solo non mi hai mai capito, ma mi sottovaluti di brutto pensando male di me.
3) "non mi piace chi perde il controllo per la rabbia, al punto da diventare offensivo." Concordo con te, ma allora perché con me hai usato queste espressioni: "Mi sa che non sai contare sul calendario allora" "tu hai le traveggole davvero", non sono offensive?
4) Il tuo scattare come una molla e sulla difensiva avalla in me l'idea che non hai la coscienza propriamente pulita, altrimenti perché prendertela così tanto? Quando nei commenti sul blog degli anonimi m'hanno dato dello sfigato, ne ho riso perché sapevo che quel termine lì non era vero nel contesto in cui era stato detto, ma solo un modo bimbominKiesco per contestare un post con cui non concordavano.
5) "Oh, se poi odiarmi ti fa star meglio, se ti solleva scaricare su di me la responsabilità delle tue vicende personali fai pure, eh? Io ho sofferto per averti deluso, ora mi chiedo se era il caso." Questa frase è il top che mi devasta e mi lascia inerme. Io non ti odio e non ti ho mai odiato, non ho mai scaricato su di te le mie vicende personali e fra le altre cose la mia vita sta risalendo e potrei anche azzardarmi a dire che forse riuscirò anch'io a sentirmi Felice con la effe maiuscola prima o poi. Proprio non capisci cosa mi fa imbestialire e cosa continua a deludermi di te. Mi delude la tua mancanza di sincerità, di come ti aggrappi al tuo linguaggio forbito e al tuo potere sulle parole per divincolarti da ogni situazione e se poi una volta vieni messo alle strette chiudi la conversazione e ciao. Sul serio pensi che non avrei capito se mi avessi dato l'opportunità di farlo? Odio anche il tuo trincerarti dietro il silenzio che mi ha sempre destabilizzato. Come sempre i tuoi sospesi "poi ti spiegherò", "poi ti racconterò" e affini che mi lasciavano sospeso perché non arrivavano mai alla fine e mai chiariti. Il bello è che di alcuni sei stato tu di tua spontanea volontà a dirmeli e ciò mi ha lasciato estremamente perplesso.
6) Sul serio mi credi così stupido da bermi la storiella che i 3 anni di anniversario non sono quelli di fidanzamento ma da quando l'hai conosciuto e che quindi ognuno è libero di contarli come vuole? Dai, tu che hai il potere sulle parole, poi mi scivoli su una sciocchezza così?! Non offendiamoci reciprocamente.
7) "Un consiglio: impara a non voler vedere  a tutti i costi il male nelle persone, di sicuro vivrai meglio." Io non voglio vedere il male ad ogni costo nelle persone, anzi con te probabilmente ho esagerato al contrario facendotele passare tutte. Ma seconde te se ti smerdo poi mi sento meglio? Se la tua risposta è sì allora non hai capito proprio niente. Credi che mi piaccia scrivere questo post? Al quale ovviamente so già che non risponderai mai.
8) Non capisco perché mentirmi, ma credi che io sia così marcio che non mi sarei rallegrato per te almeno un anno prima? Ti avrei sostenuto, anche perché avrei apprezzato la tua sincerità e la fiducia che a quanto pare  in realtà non hai mai riposto in me. Hai lasciato che continuassi a provare, raccogliendo sconfitte su sconfitte come se fossero i bollini della spesa per ricevere il servizio scadente di piatti. Ed erano pure doppi perché avevo anche l'amarezza di non riuscire ad avvicinarmi a te e a dimostrarti che facevo sul serio e mica erano parole gettate al vento. Se l'avessi saputo un anno prima, avrei continuato lo stesso a collezionare sconfitte su sconfitte ma almeno erano solo legate al ramo professionale e non anche a quello affettivo. 
9) Più ci penso e più questa mia frase mi sembra fuori luogo: "Hai ragione, sono pure uno stronzo ad averti rovinato questo giorno. Mi dispiace." Perché sono sempre io a chiederti scusa e tu non lo fai mai? Quando ho torto è normale, ma oggi perché te le ho fatte? Non credo tu le meritassi. Sono io che devo farle a me stesso per averti permesso di farmi stare male.

Con ciò non voglio fare la paternale a nessuno, né far sentire qualcuno peggiore per sentirmi io migliore, non ne ho bisogno. Invece devo ricordarmi che è sempre sbagliato permettere agli altri di calpestare i miei sentimenti, così come è sbagliato permettere agli altri di far leva sulle mie debolezze e insicurezze per farmi sentire in colpa. Per poco non gettavo il mio sogno, ciò vuol dire che per me la strada è ancora lunga per diventare una persona più forte e migliore. Quindi, se l'amore diventa una camera a gas è il caso di aprire la finestra e fare uscire il gas, non di perdere fiducia nell'amore.



mercoledì 29 gennaio 2014

Non so più dove sbattere la testa


Non so più dove devo sbattere la testa: arrivo la sera distrutto e con le energie prosciugate. Non riesco a fare tutto ciò che vorrei. Mi sento di star trascurando un po' tutti e tutto: partendo dagli amici e da me stesso, fino ad arrivare a questo blog. Faccio del mio meglio, ma non mi basta, non mi sembra mai sufficiente. Così mi ritrovo diviso tra le ultime lezioni da seguire, lo studio per preparare gli esami imminenti, il corso extra di francese che mi fa perdere un sacco di tempo per arrivarci, perché devo attraversare la montagna e con questo tempaccio non è una passeggiata (oltre al danno la beffa perché non c'è manco uno straccio di ragazzo carino con cui rifarmi gli occhi, né tanto meno divertente o interessante. Sgrunt e doppio sgrunt!), i casini burocratici universitari sul riconoscimento esami (per la cronaca la domanda l'ho presentata a fine ottobre) e per gli esami che coincidono, nonché le crisi di nervi a turno della Regina, del Re e di mia sorella Kitri. A tutto ciò si aggiunga: una festa di laurea, non prevista, che mi ruberà tutta la giornata precedente all'esame di linguistica (e sono in alto mare perché non ricordo una mazza e devo ancora finire il programma, altro che ripasso!) e alla quale non posso esimermi dall'assentarmi, le lezioni di recupero del corso di francese, dovrei trovare il tempo anche per andare a rinnovarmi la carta d'identità ma non ho voglia di farmi le foto perché vengo male e per i prossimi 10 anni non voglio avere la faccia di un pazzo esaurito sul mio documento di identità. Poi odio l'inevitabile domanda sulla professione disoccupato-studente-aspirante maestro. Dovevo andare a Roma per partecipare alla manifestazione del 4 febbraio contro l'ennesima stronzata dei PAS del Ministero della Pubblica (d)Istruzione, ma oltre al fatto che non riesco ad incastrarlo tra corso di francese, laurea della cugina e preparazione dell'esame di linguistica, mi son fatto due conti e mi vergogno come un ladro ma al momento i soldi per il pullman non ce li ho (fra l'altro devo revisionare l'auto, per cui, pur volendo, non posso proprio permettermeli di stornarli perché l'auto mi serve) e mi girano le scatole a 360° nel dover stare attento ad ogni maledetto centesimo per non dover stare in debito con nessuno. Inoltre ci sarebbe il solito fatto per cui, di solito, come vagamente mi affeziono a qualcuno, automaticamente dopo un po' mi abbandona; siccome a me succede frequentemente, è inevitabile giungere alla conclusione che, nonostante tra di essi ci siano di sicuro degli/delle stronzi/e, per il resto, nel rapportarmi agli altri, sono io ad essere: incapace, disadattato, asociale, un po' autistico, bipolare, stronzo e fondamentalmente una persona orribile. Insomma un soggetto da evitare come la peste, io altre spiegazioni non ne trovo e i fatti parlano più di tutte le possibili spiegazioni.
Sarebbe cosa buona e giusta trovarmi un cavaliere per luglio 2015, non tanto per non sfigurare ma per condividere con qualcuno qualcosa di bello ed irripetibile. Purtroppo l'implacabile razionale economista che alberga in me, mi ricorda che i cavalieri non crescono sugli alberi e che la probabilità di averne uno al mio fianco sono pari allo zero, ossia evento impossibile, e mi viene lo sconforto oltre che mi vien da piangere, ma solo metaforicamente perché i condotti lacrimali son stati chiusi con procedura d'urgenza per evitare crisi e perdite di altri pezzi di me (cosa non si fa per campare e tirare avanti!). 
L'unica cosa positiva di tutto ciò è che non ho il tempo di fermarmi a riflettere su come sto: son talmente stanco che il sentirmi solo passa automaticamente in secondo piano, se non al terzo subito dopo le preoccupazioni. Certo, oggi avrei avuto tanto bisogno di coccole (sia da ricevere che da donare) per ricaricarmi un po' e invece niente. Devo incominciare a capire che non ne avrò mai e che quindi devo farne a meno, un po' come i soldi che son sempre pochi e ci si deve arrangiare come si può e farne a meno quando non si hanno. 
Ho ricominciato ad avere gli incubi la notte, numerosi, sconclusionati, ansiosi, alternati con notti insonni. Sotto sotto rimpiango quelli splatter in cui RdS mi strappava il cuore dal petto e lo schiacciava nel pugno della sua mano, in un certo qual senso erano "rassicuranti" perché finivano lì e per quanto fosse brutto l'epilogo non davano adito a finali alternativi, illusori e ansiogeni. 
Va be', come al mio solito me ne salto di pali in frasche e faccio un miscuglio di pensieri disomogenei. Spero solo di non fare un macello come al mio solito e di dare il meglio delle mie possibilità in questa sessione di esami di febbraio, perché parafrasando le parole del maestro Alberto Manzi: faccio quel che posso, quel che non posso non faccio. Non mi rassicura un granché, ma ormai non so più dove sbattere la testa.


All I want is nothing more
To hear you knocking at my door
Cause if I could see your face once more
I could die a happy man I'm sure

When you said your last goodbye
I die a little bit inside
I lay in tears in bed all night
Alone without you by my side

But if you love me
Why'd you leave me
Take my body
Take my body
All I want is
And all I need is
To find somebody
I'll find somebody
Like you (oh)
(Like you)

See you brought out the best of me
A part of me I've never seen
You took my soul and wiped it clean
Our love was made for movie screens

But if you love me
Why'd you leave me
Take my body
Take my body
All I want is
And all I need is
To find somebody
I'll find somebody

But if you love me
Why'd you leave me
Take my body
Take my body
All I want is
And all I need is
To find somebody
I'll find somebody
Like you (oh)

Kodaline (All I want - Album: The Kodaline EP - Anno: 2012)

venerdì 17 gennaio 2014

Next


Non aggiorno il blog da un bel po': un po' per pigrizia, un po' per stanchezza e un po' per mancanza di tempo perché ho altre priorità. Dove eravamo rimasti? Ah, sì agli immancabili bilanci di fine/inizio anno. Un anno, come il 2013 appena trascorso, che da un lato ha portato qualche cambiamento importante ma soprattutto qualche nuova consapevolezza e chiarezza nella mia vita da un lato, ma per il resto tutto è rimasto immobile e immutato. In un commento (perdonatemi ma son diventato così pigro che rispondo con molto ritardo ai commenti e alle mail) al mio post del 27 dicembre per i miei sob! 33 anni  con tanto di auguri via twitter di quel gran gnocco di Colton Ford (leggete tutto cliccando qui), MOUSEtrip mi fa notare come di solito le liste di buoni propositi fatte il giorno del compleanno e quelle di fine/inizio anno non vanno mai a buon fine, ma in effetti alla fin fine a chi importa se vanno o meno a buon fine? Per cui la faccio, o meglio la trascrivo anche qui perché nella mia testa faccio e disfo in continuazione liste di ogni genere (Real Time con Io e le mie ossessioni mi leggi? Sono un caso umano per te!), e poco importa se ogni volta alla fine mi troverò a spuntare nulla o poco più.
Partendo dall'inizio, cosa salvo del 2013, cosa butto del 2013 e cosa mi aspetto/voglio realizzare per questo 2014?
Di sicuro salvo l'esperienza lavorativa di Acqui Terme e il calore umano dei ragazzi, della vicepreside (se non ci fossi stata tu mi sarei sentito perso e comunque io a Salerno un bacione gliel'ho dato veramente da parte tua mentre tornavo a casa!) dei colleghi (ma non tutti) e degli acquesi in generale (in primis i titolari della pensione in cui ho alloggiato). Al contrario butto i prezzi assurdi degli alloggi della provincia di Alessandria che mi hanno portato a rifiutare lavori nell'ultima coda dell'anno, magari se fossi stato sul campo avrei trovato qualcosa di più economico, ma per le mie esigenze (spesso cattedre non complete e/o prezzi assurdi unito a posti in culo al mondo), mi viene da dire solamente, con un gran bel francesismo, A ripijatevi! Ma chi vi s'incula? Siete fuori di testa! Motivo per cui, sì belle zone (alcune mica tanto eh! In rapporto all'accessibilità), bella regione e blablabla ma in questo 2014 metterò una grossa croce su questa provincia e più in generale su tutta la regione, a luglio o quando sarà il termine si cambia e ci si sposta in zone (spero) migliori lavorativamente parlando.
Del 2013 salvo il fatto che ho finalmente capito/deciso cosa voglio fare da grande, ossia l'insegnante! Motivo per cui anche se dopo la mia prima sofferta laurea magistrale in economia aziendale avevo giurato a me stesso che non mi sarei mai più iscritto per un bel po' all'università, credo che quel bel po' durato un paio d'anni si evince come superato per cui mi sono iscritto a scienze delle merendine, pardon a scienze della formazione primaria per diventare maestro visto che alle superiori speranze per riuscire ad ottenere l'abilitazione e lavorare seriamente, con la mia classe di concorso, sono ridotte al lumicino. Non mi pento della scelta che ho fatto, ma butto del 2013 la disorganizzazione del corso di laurea e più in generale le pessime politiche italiane mirate alla distruzione dell'istruzione pubblica: Ministro Carrozza quand'è stata l'ultima volta che è entrata in una scuola pubblica ed ha toccato con mano i suoi problemi? Lo vogliamo risolvere sto schifo che cambiate ogni 5 secondi idee e direttive a seconda di come cambia il vento? Perché alimentare le fila del precariato illudendo a caro prezzo la possibilità di abilitarsi e poi si sta fermi al palo cercando di sbarcare il lunario? Sto schifo del bonus maturità, che prima c'è poi non c'è più, che fa entrare gente che fa ricorso al Tar danneggiando tutti e ingrassando solo gli avvocati, per non parlare dello schifo dei ricorsi al Tar del 2012 grazie a prove selettive fatte alla pene di segugio per le quali nessuno al ministero ha pagato per gli errori commessi, vogliamo fare qualcosa? E i Pas anche per la scuola primaria e dell'infanzia quando c'è già un corso di laurea abilitante? Non è bello giocare con i sogni e la vita della gente, ne riparliamo tra 5 anni... In questo 2014 mi aspetto su questo versante più chiarezza e più serietà, anche se è più probabile che io dia il mio nome agli unicorni rosa che scoprirò, piuttosto che accada una politica seria in materia di istruzione.
Del 2013 salvo l'essere arrivato primo a punteggio pieno ai test selettivi (tiè con o senza bonus maturità resto sempre primo, anche perché quei punti pieni li avrei lo stesso!) e la mia autostima ringrazia, salvo che poi tanto scemo non sono, salvo l'abbraccio di S. in piazza ad Acqui con tanto di complimenti sinceri sul mio breve lavoro e pazienza se la media aritmetica mi ha costretto a lasciarti la materia, salvo gli affetti di alcuni amici e loro sanno a chi mi riferisco. Sempre in tema di amicizia butto in questo 2013 le mie cinque pseudo amiche universitarie, continuate a spalare merda su tutti compreso me e a fare le carine di facciata tanto non vi si incula nessuno! con questa mentalità gretta da paesino e la vostra falsità, meglio ora che non più in là ed è già tanto che ancora vi concedo il mio saluto. Mi dolgo, ma mi vedo costretto a buttare anche il mio piccolo Raggio di Sole: non nego l'affetto, l'amore e la stima che nutro ancora verso di lui ma ormai credo non esista alcun rapporto, visto che mi ignora e dall'altro lato visto che non è cosa gradita evito di cercarlo. Non so se invece questo "rapporto" sia come il buon seme della parabola, quello che cade in terra ma non muore, aspetta e poi cresce; ma al momento è solo un lui che legge il mio blog perché metto il link al post che pubblico anche su facebook... Mi dispiace da un lato aver bruciato un bel nick così, però sinceramente per un bel po' di tempo è stato veramente come un raggio di sole: bello in tutti i sensi, caldo, ha riscaldato il mio cuore gelido, ma a quanto pare inafferrabile. Pensavo fosse quello giusto, ora non so o meglio so ma... Usarlo come metro di giudizio praticamente taglia le gambe a tutti e comunque ho capito che l'Amore mi rimbalza e questa consapevolezza me la porto nel 2014. Mi innamorerò di nuovo? Non credo. Dico ciò perché credo di essere un po' come il soldatino di stagno di Andersen, quello a cui mancava una gamba perché era finito lo stagno essendo l'ultimo ad uscire dallo stampo, ecco, penso che fosse finito lo stagno quando dio, o chi per lui/lei, ha creato le due metà della mela ed io son rimasto da solo, senza. Ora lo so, l'ho più o meno accettato, anche se vorrei sbagliarmi ma a questo punto non credo, e mi accontento di vedere il lieto fine nelle storie degli altri e di riflesso mi rallegro per loro. In questo 2014 vorrei riuscire a bruciare il quaderno con la copertina scozzese, quello che scioccamente volevo regalare a RdS, non so se ci riuscirò al momento mi ricorda che anch'io ho provato ad amare e mi sono messo in discussione, insomma almeno c'ho provato e pazienza! Sempre nel 2014, siccome l'amicizia mi ha in un certo qual senso tenuto a galla quando credevo di sprofondare, credo che sia giusto provare a dedicare più tempo agli amici, compresi quelli "virtuali", perché in fondo credo sia del tempo ben speso e che porta sempre dei frutti.
Sempre per i buoni propositi del 2014, riprovo a mettere un po' le solite cose: volermi più bene (ahahahahahah sì come no!) e prendermi cura di me (ahahahahreloaded mmm.. mi sa che devo farli per forza se no che razza di maestro voglio diventare se non do il buon esempio?), essere orgoglioso di me e di quello che sono, fare sempre nuove esperienze, viaggiare un po' di più (carenza latente di soldi permettendo), leggere più libri, fare nuove amicizie, realizzarmi professionalmente (visto che in campo affettivo non credo ci riuscirò mai e ne sono consapevole). Stavo per aggiungere fare più sesso, ma poi una vocina m'ha detto visto che ci sei scoprire anche gli unicorni rosa, il più potente filtro d'amore, l'elisir di lunga vita, diventare ricco e l'immancabile pace nel mondo (Miss Italia docet!) e mi sono reso conto che stavo per trascrivere una lista di fantascienza pura per cui mi fermo qui, anche se avrei potuto continuare a scrivere la lista delle cose che avrei buttato del 2013 partendo dall'amarezza fino ad arrivare a quel senso di solitudine perenne che mi accompagna sempre, ma il post è abbondantemente lungo e mi sembra giusto ripartire da qui.


Eu quis te conhecer, mas tenho que aceitar
Caberá ao nosso amor o eterno ou o não dá
Pode ser cruel a eternidade
Eu ando em frente por sentir vontade

Eu quis te convencer, mas chega de insistir
Caberá ao nosso amor o que há de vir
Pode ser a eternidade má
Caminho em frente pra sentir saudade

Paper clips and crayons in my bed
Everybody thinks that I am sad
I'll take a ride in melodies and bees and birds
Will hear my words
Will be both us and you and them together

'Cause I can forget about myself
Trying to be everybody else
I feel alright that we can go away
And please my day
I'll let you stay with me if you surrender

Eu quis te conhecer mas tenho que aceitar
(I can forget about myself
Trying to be everybody else)
Caberá ao nosso amor o eterno ou o não dá
(I feel all right that we can go away)
Pode ser a eternidade má
(And please my day)
Eu ando sempre pra sentir vontade.
(I'll let you stay with me if you surrender)

Marcelo Camelo feat Mallu Magalhães (Janta - Album: Sou - Anno: 2008)

martedì 31 dicembre 2013

Buon 2014!


Ho finito di cenare alle 21, indosso già il mio pigiamone antistupro (anche se basto già solo io come antistupro), niente intimo rosso, ma nero perché è più elegante e poi si intona al mio umore e probabilmente al nero della mia anima. Non ho ancora deciso se andrò a dormire al termine di questo post o se invece cazzeggerò sul web, ma probabilmente o mi guardo un film al pc o leggerò un libro. Non escludo la possibilità di spupazzarmi il Re e la Regina, anche se ciò significherebbe sorbirmi probabilmente quello schifo di trasmissione su RaiUno, a meno che non decidano di spupazzarsi a vicenda e allora mi eclisso. Diciamo che quest'anno è un assaggio di ciò che mi attende per il futuro: triste e solitario. Ci farò l'abitudine come sto facendo con il resto. Alla fine ci si abitua anche al peggio, sarà forse questo che significa sopravvivere? Quest'anno non me la sento di andare al concerto in piazza a C., nonostante ci sia Vinicio Capossela che adoro, potrei scoppiare a piangere a dirotto se mi cantasse "Ovunque proteggi", col rischio di non smettere mai più. Troppi ricordi, troppe emozioni e troppi pensieri andati a male che farebbero a braccetto con i miei sogni infranti e i miei desideri più reconditi. Ormai non piango da più di un anno e mezzo abbondante, non so se sia una cosa positiva o negativa; ma è un modo di auto-proteggermi perché ho paura di perdere altri pezzi di me.
Oggi non ho voglia di fare bilanci perché probabilmente non riuscirei ad essere obiettivo, però posso sbilanciarmi nel dire che rispetto al 2012, l'anno orribile per eccellenza, il 2013 è stato per alcuni aspetti decisamente meglio perché forse almeno ho capito cosa voglio fare da grande e cosa non avrò mai, tipo un Amore tutto mio, dei figli e una famiglia tutta mia. Magari di bilanci sull'anno appena trascorso saranno oggetto del mio primo post del 2014, in cui scrivo un po' cosa vorrei realizzare in questo 2014 ormai prossimo e alle porte. Forse dovrei avere dei buoni propositi da realizzare, ma così su due piedi non saprei e sono un po' in tilt e allora mi fermo qui:

Brindo al nuovo anno che sta per arrivare, 
possa questo 2014 essere l'anno della svolta per tutti
dove ogni desiderio si realizzi, dove la chiarezza regni sovrana
e la Felicità la faccia da padrona.
Auguri!!!


You do what you love, and fuck the rest. 
(Little Miss Sunshine)


Ever wonder ’bout what he’s doing
How it all turned to lies
Sometimes I think that it’s better
To never ask why

Where there is desire there is gonna be a flame
Where there is a flame someone’s bound to get burned
But just because it burns doesn’t mean you’re gonna die

You got to get up and Try, Try,Try
You got to get up and Try, Try,Try
You got to get up and Try, Try,Try

Yeah
Yeah, Yeah

Funny how the heart can be deceiving
More than just a couple Times
Why do we fall in love so easy
Even when it’s not right

Where there is desire there is gonna be a flame
Where there is a flame someone’s bound to get burned
But just because it burns doesn’t mean you’re gonna die

You got to get up and Try, Try,Try
You got to get up and Try, Try,Try
You got to get up and Try, Try,Try

Ever worry that it might be ruined
And does it make you want to cry
When you’re up and you’re doing what you’re doing
Are you just getting by
Tell me are you just getting by, by, by

Where there is desire there is gonna be a flame
Where there is a flame someone’s bound to get burned
But just because it burns doesn’t mean you’re gonna die

You got to get up and Try, Try,Try
You got to get up and Try, Try,Try
You got to get up and Try, Try,Try
You got to get up and Try, Try,Try
You got to get up and Try, Try,Try
You got to get up and Try, Try,Try
You got to get up and Try, Try,Try

Ahhh Ahhh Ohhh
Ahhh Ahhh Ohhh

You got to get up and Try, Try,Try
You got to get up and Try, Try,Try

P!nk (Try - Album: The Truth About Love - Anno: 2012)

sabato 28 dicembre 2013

Gli auguri di Colton Ford per il mio compleanno


Da poco più di mezz'ora è passato il mio compleanno, per l'esattezza era il numero trentatrè. In passato avrei detto che sarebbe stato il 20+13 compleanno, ma ormai non ha più senso né scomporlo né nasconderlo. Anche se la mia età anagrafica è quella, la  mia età reale varia vertiginosamente di giorno in giorno: a volte mi sembra di averne 17, altre volte mi sembra di averne 100. Sono cambiate un bel po' di cose dal mio ultimo compleanno (e dal post che scrissi un anno fa, per l'amarezza e la delusione dei mancati auguri da parte di RdS), peccato solo che i cambiamenti che ci sono stati non coincidano con la lista cartacea che mi ero fatto con i buoni propositi annessi e gli obiettivi da raggiungere, tutti indistintamente falliti a partire dal numero minimo prefissato di libri da leggere in un anno fino ad arrivare alla conquista di un'agognata indipendenza economica, passando per un Amore tutto mio. Niente di tutto ciò. Forse sarà il caso di scriverci un post a parte, qua voglio ringraziare tutti gli amici e le amiche che mi hanno fatto gli auguri di buon compleanno (gioco d'anticipo e ringrazio chi me li farà in ritardo perché ammetto che la data del mio genetliaco sia messa a cavallo tra le feste natalizie e di solito passa inosservato). Grazie di cuore, in particolare oggi vorrei ringraziare il dolcissimo Chagall, che nella sua immensa bontà ha assorbito senza colpo ferire le mie lagne e i miei sfoghi odierni, con un'immensa pazienza; un altro grazie di cuore va al meraviglioso JC che conoscendo la mia insana passione per quel gran gnocco di Colton Ford, gli ha chiesto via twitter di farmi gli auguri di buon compleanno e quel grand'uomo me li ha fatti sul serio:


Anche se Colton Ford non me li avesse fatti, il gesto di JC è stato inaspettato e molto carino. Grazie! Ho ricevuto gli auguri da tante persone a cui voglio bene e che stimo, ma anche da persone che conosco poco ma mi hanno inondato lo stesso con il loro affetto. Grazie di cuore! 

Paradossalmente, anche quest'anno mancano degli auguri che mi avrebbe fatto piacere ricevere e sono quelli di Raggio di Sole, sopravviverò lo stesso anche senza i suoi auguri, ciò non toglie che ci sia rimasto male di nuovo. Siccome so che leggi il mio blog con certezza perché tanto fesso non sono, altrimenti perché continuo a postare il link su facebook se non per te, visto che è anche l'unico modo indiretto per comunicare (ammesso e non concesso che sia comunicare il postare un link e tu che leggi il post senza commentarlo), anche perché non voglio passare sempre per quello che vuole tagliare tutti i ponti ad ogni costo, o quello che ti ha cacciato dalla mia vita perché sei stato tu che l'hai fatto da solo visto che la mia porta è sempre aperta (sto solo cercando di fare a meno di te visto che purtroppo sei inaffidabile) e né voglio dare la colpa (de che?) a qualcuno, però il fatto di sapere che mi leggi mi ha portato inevitabilmente a non scrivere post per non ferirti e/o per non urtare involontariamente la tua sensibilità, ma finendo per ferire me e per urtare la mia sensibilità. Siccome non mi va di dovermi aprire un altro blog per non sentirmi censurato, anche se poi non mi hai mai censurato, il regalo che mi faccio è di sentirmi libero di scrivere ciò che mi va in questo mio piccolo angolo personale nel web, ergo anche che ci sono rimasto male per i tuoi mancati auguri e se ti fa male son cazzi tuoi. Mi rode solo il fatto che ancora io continuo a rimanerci male, quando dovrei semplicemente fare spallucce come per tutti quelli che puntualmente se lo dimenticano e mi deludono. Non so se salterai questo post, come hai fatto con quello dell'anno scorso; non mi importa se smetterai di leggere il mio blog, lo scrivo per me. Lo scrivo per riappropriarmi di questo blog, e di conseguenza di me, e di quei pezzi di me in fratumi che non so ancora se valga la pena ricomporre o gettarli via.



All of these lines across my face
Tell you the story of who I am
So many stories of where I've been
And how I got to where I am

But these stories don't mean anything
When you've got no one to tell them to
It's true, I was made for you

I climbed across the mountaintops
Swam across the ocean blue
I cross over lines and I broke all the rules
And baby I broke them all for you

Oh because even when I was flat broke
You made me feel like a million bucks
You do, I was made for you

You see the smile that's on my mouth
It's hiding the words that don't come out
All of the friends who think that I'm blessed
They don't know I'm in this mess

No they don't know who I really am
And they don't know what I've been through
Like you do, and I was made for you

All of these lines across my face
Tell you the story of who I am
So many stories of where I've been
And how I got to where I am

Oh but these stories don't mean anything
When you've got no one to tell them to
It's true, I was made for you
Oh yeah, and it's true that I was made for you


Sara Ramirez (The Story - Album: Grey's Anatomy: The Music Event - Anno: 2011)

martedì 24 dicembre 2013

Buone Natale o quello che vi pare!


Avrei voluto che questo Natale fosse speciale perché ci fosse qualcosa da festeggiare, qualcuno da abbracciare, nuove storie da raccontare... Non sarà così: l'influenza e la febbre imperversano, niente storie da raccontare, il solito posto vuoto accanto a me a tavola... Dovrei smettere di pensare ogni volta che questo sarà l'ultimo Natale passato così controvoglia, con la tristezza e la solitudine a fare da padroni indiscussi, accanto ai soliti vecchi vuoti formalismi tradizionali. Quest'anno non ho scritto neanche la solita stupida letterina a Babbo Natale, non credo servirebbe poi a qualcosa e tanto il solito gnocco di turno lo posso pubblicare lo stesso, come ho appena fatto in apertura di post. Non mi aspetto più niente, non credo ci siano margini di miglioramento, di sicuro si può peggiorare solamente e allora questa non è altro che una semplice tacchetta in più per dire che si sopravvive anche a questo Natale in crisi. Mi piacerebbe essere piacevolmente sorpreso, ma a quanto pare sembra che, negli ultimi anni, nella mia vita i due termini non possano coesistere nella stessa frase con accezioni positive. Non so se perdere la speranza sia un notevole passo indietro, ma ormai sono talmente abituato a sguazzare nel peggio che mi ci sono assuefatto. Non so cosa mi riserverà il futuro, di sicuro non era come me lo immaginavo; ma poi il punto non è la discrepanza tra realtà e immaginazione: in fondo i sogni possono evolversi come le persone che li fanno. Piuttosto, non riesco ad essere felice perché non c'è nulla per cui esserlo. Non mi consola neanche il pensiero del "c'è chi sta peggio di me", dovrei rallegrarmi del fatto che ci sono altri infelici e azzardarmi in una stupidissima classifica di sfiga e/o di fortuna? Bah! È illogico e molto ma molto stupido.
Sarebbe bello riuscire ad avere lo stesso candore fanciullesco e la stessa gioia che si provava nell'attesa e che ormai ho perso da tempo. In effetti, sarebbe bello poter riprovare di nuovo quella gioia impaziente che ti fa rallegrare il cuore, che scandisce il tempo, che ti fa sussultare, racchiuse nell'attesa di qualcuno o di qualcosa. Le stesse emozioni della Volpe che attende il suo appuntamento rituale col Piccolo Principe. Quelle emozioni mi mancano da così tanto tempo, probabilmente, difficilmente li proverò ancora; non perché mi sia chiuso in una torre dorata a scimmiottare la Signora di Shalott, ma semplicemente non credo esista qualcuno che mi ami sul serio, né in questa vita, né in quelle passate e né in quelle future. Se esiste il Grande Amore per ogni persona, io rientro tra le eccezioni che ne confermano la validità e la fondatezza della regola.
Ma basta con questi pensieri, mi rituffo sui libri con la speranza di non fallire almeno dal punto di vista professionale, altrimenti che campo a fare?
Nella speranza che queste feste siano migliori delle mie, visto che sono iniziate col piede sbagliato, ne approfitto per augurarvi:

 Buon Natale, Buone Feste o Buon Quel Che Vi Pare!


I'm on my knees
Only memories
Are left for me to hold

Don't know how
But I'll get by
Slowly pull myself together
(I'll get through this)

There's no escape
So keep me safe
This feels so unreal

Nothing comes easily
Fill this empty space
Nothing is like it seems
Turn my greif to grace

I feel the cold
Loneliness unfold
Like from another world

Come what may
I won't fade away
But I know I might change

Nothing comes easily
Fill this empty space
Nothing is like it was
Turn my grief to grace

Nothing comes easily
Where do I begin?
Nothing can bring me peace
I've lost everything

I just want to feel your embrace

Kate Havnevik (Grace Master - Grey's Anatomy 2)

domenica 22 dicembre 2013

Come le renne di Babbo Natale


Non aggiorno il blog da un bel po' e incomincio a chiedermi se non sia meglio chiuderlo definitivamente e cancellarne l'esistenza insieme a tutto il resto. In questo periodo mi sento un po' come le renne di quel sadico di Babbo Natale: sfruttato fino all'osso e stanco morto. Fine novembre e questo dicembre sono stati impegnativi, la festa di laurea di mia sorella è stata "bella" e stancante, di sicuro mi è servita a riaffermare che meno pratico i parenti materni e meglio sto, se poi penso che in comune ho parte del dna, mi viene la nausea. Sarà che ho un sacco di cose da fare e da studiare, sarà che sono in alto mare (ieri ho perso un'intera mattinata a compilare stupidi format burocratici per l'università privi di una reale utilità), devo ancora farmi un programma dettagliato su come rendere più proficue queste vacanze (si fa per dire) di Natale. Ci sarebbero tante cose da raccontare, ma non so perché poi arrivo qui e non riesco a buttar due righe, a postarle sul blog senza che prima abbia premuto il tasto delete. Comunque tra le tante cose, ho ripreso/iniziato un corso che avevo lasciato a metà il maggio scorso per il mio breve soggiorno piemontese ad Acqui Terme. Ovviamente, come volevasi dimostrare, la maledizione dei ragazzi cessi incombe inesorabilmente su di me, per cui, nonostante ci siano new entry maschili di una certa consistenza, non ce n'è manco uno vagamente interessante, figuriamoci carino. No, non sono io che ho gusti difficili. Sono sempre più asessuale non so se per fattori genetici o semplicemente per cause ambientali. Va be' ormai ci sono abituato, solo che mi preoccupa il fatto che ancora ci spero e ciò è un male, oltre al fatto che non va per nulla bene. Degno di nota è che con un cappotto vintage del Re, mi sono sentito un gran figo, cosa che non mi capitava da una vita, probabilmente sarò sembrato ridicolo agli occhi estranei, ma per un po' mi son sentito "carino" e in pace con me stesso. Peccato che mi vada un po' stretto e che quel po' di chili che avevo perso prima della laurea di Kitri li abbia ripresi con gli interessi e ancora non sono iniziate le abbuffate natalizie e per giunta c'è di mezzo il mio compleanno. Sob! No, dico, sto per compiere gli anni di Cristo, dovrei far miracoli ed essere nel fior fiore della mia bellezza (esteriore ed interiore), dovrei dare il meglio di me e invece... Boh! Continuo a sentirmi una schifezza: sbagliato, cesso, scemo, sfigato, solo e blablabla. Sarà che è anche tempo di bilanci, o comunque si è soliti farli ed io non mi esimo dal farli, e il risultato è sempre più che negativo. Va sempre peggio ed io mi aggrappo a quel che trovo per non sprofondare. Se non è questa una sconfitta... Poi le feste mi amplificano le assenze e le distanze tra ciò che vorrei e ciò che al momento ho: son sempre distante, con un divario pazzesco e la forbice del gap aumenta (va be' fatemi fare lo sborone con qualche parolone). Che ci provo non basta, non a me, anche perché i risultati hanno la pagina dedicata fissa su Chi l'ha visto?
Non va meglio neanche su quelle stronzate di oroscopi che gironzolano in giro, tipo quello su SkyTg24 mi dice che dal punto di vista amoroso nel 2014 sarà una schifezza almeno fino a giugno, be' non bisogna mica essere astrologi per dirmelo: lo vedo già da me che sono un caso senza speranze. Oppure c'è quello di Rob Brezsny sull'Internazionale per questa settimana che mi invita ad eliminare le mie inibizioni, quando a me basterebbe trovare l'altra mia metà per togliermele, ammesso che ci siano...


Va be', mi consolo col fatto che sembra mi sia arrivato un rimborso spese per un corso che feci due anni fa (praticamente se sono 50 € è già un miracolo, ma in tempo di magra non si butta via niente).
Per il resto... Per il resto potrei copia-incollare un qualsiasi post precedente a caso che tanto non sbaglierei, alla fin fine è sempre un disastro perché sono un disastro. I miei prossimi obiettivi sono: arrivare sano e salvo al 7 gennaio, non sentirmi solo (ahahahahahahahahahah! Questa l'ho sparata grossa!),  ma prima ancora non rimanerci male per il mio compleanno per gli auguri che non riceverò. Su quest'ultimo punto, il fatto che su uno stupido test farlocco mi dica che ne dimostro 17, probabilmente ci sta tutto: immaturo a 360° e oltre.


So you think that I'm harder than easy,
and you find me as strange as the truth
I'm as guilty of judging as you are
but the difference is I don't judge you


You believed in your fairy tale endings,
now you find yourself down on your knees
Like a rock that's been changed by the ocean,
or a shipwreck lost out at sea.


Sing me a love song
I'm your man
I will always love you the best I can

In our story of riddles and poems,
every word that you speak tastes like stone.
Like a melody sang my a jester,
some are stolen some are your own


At the end of the day when you're lonely
after begging to be left alone
you can look at this world as your kingdom,
if you want you can make me your home


Sing me a love song
I'm your man
I will always love you the best I can


Hold me close, doll
let me go
I will will always love you the most

Sing me a love song
I'm your man
and I will always love you the best I can...


Jack Savoretti (Harder Than Easy - Album: Harder Than Easy - Anno: 2009)

mercoledì 4 dicembre 2013

Pioggia di dicembre


La pioggia è il sottofondo musicale che mi accompagna più spesso in queste ultime settimane. Settimane in cui ho avuto conferma della mia capacità innata di fare terra bruciata attorno a me. Deve essere per forza colpa mia e del mio caratteraccio se ogni volta mi riduco così, a rovinare tutte le mie amicizie. Non capisco se lo faccio coscientemente o inconscientemente, sta di fatto che lo faccio. Credo che accanto alle collezioni di figuracce, di delusioni e di amori infelici perché non ricambiati, debba aggiungere anche questa collezione di terra bruciata. Si dice che si raccoglie ciò che si semina, evidentemente merito tutto questo male, tutto questo schifo, perché avrò seminato solo schifo e malvagità in vita mia. Non so spiegarmelo diversamente. Forse sono bipolare e allora si spiegherebbero tante incongruenze nella mia personalità, i miei sbalzi d'umore e tante altre cose. Non me l'aspettavo, non in questo modo, ma è successo ancora. Come un déjà vu, si rispettano solo le mere e vuote formalità per non dare adito a maldicenze perché le apparenze sono importanti e guai se in realtà si è incrinato tutto il rapporto, riducendo il tutto in cocci. A furia di sguazzare nel peggio, ci si abitua ad esso e neanche ci si fa più caso perché diventa la normalità. La mia normalità è fatta di peggio e di schifo. Sopravviverò! Sopravviverò come ho sempre fatto. Contavo di riuscire a creare qualche rapporto di amicizia più profondo, invece dovrò accontentarmi di quei rapporti superficiali tendenti alla convenienza reciproca, frutto della casualità che ci ha messo nella stessa barca e nella stessa situazione. Cinque anni sono lunghi da passare così, soprattutto se interagisci per lo più con gente a cui non affideresti neanche le ceneri del tuo gatto o le sue eventuali pulci (per fortuna non ho figli e non rischio di mandarli con delle capre così come maestre!). Va be', c'è ancora tempo e possibilità di trasformare qualcun'altra conoscenza, in un'amicizia sana o almeno lo spero. Mi rendo conto che in questo momento della mia vita avrei più bisogno di un'amicizia maschile in carne ed ossa, possibilmente coetaneo o comunque con un mondo simile al mio, ma con la solita fortuna che mi ritrovo bazzico sempre luoghi dove il gentil sesso è in netta predominanza. Non parliamo se poi volessi cercare in quella stretta cerchia un fidanzato! E pensare che questo corso di laurea a cui sono iscritto, non dovrebbe essere gettonatissima da maschi etero... Si sa che io sono sprovvisto di gaydar, o se l'avessi funzionerebbe malissimo, ma ho come il sospetto che io sia asessuale, motivo per cui non saprei neanche che farmene. Penso di essere asessuale perché nonostante i pochi ragazzi carucci che ci sono, non mi stimolano niente al di là di un semplice e banale apprezzamento estetico. Idem le ragazze. Va be' che ho gusti strani e che preferisco un bel cervello funzionante e qualche addominale in meno, piuttosto che un cervello bacato con addominale definito (che poi se ha entrambi, tanto meglio), però... Ecco, se non sono capace così dal vivo qualcuno mi spieghi perché dovrei riuscirci con le chat apposite? Chat che, per quanto mi sforzi, non riesco a non associare a dei supermercati con tanto di banco della salumeria in cui chiedere un fidanzato a letto, come se chiedessi un etto di prosciutto. Ma poi come faccio a scegliere se non so cosa mi piace? Mistero! E va be' che tanto lo so che rimarrò sempre solo, perché come la si giri giri sono come il conte di Siviglia che tutti lo vogliono e nessuno se lo piglia, solo che nel mio caso ho saltato a piè pari anche la fase dell'essere voluto da tutti perché rientro con tutti i crismi nella categoria di quelli che non sono mai abbastanza, che non piacciono, o più semplicemente degli scarti che nessuno prende (ed ho le prove per affermare ciò, visto che quel che dico non ricade nella falsa modestia ma ahimè è la realtà in cui vivo ogni giorno radicata in quasi 33 ani di esperienza). Ho anche la sfiga per cui alla mia veneranda età non sono riuscito a scindere l'amore dal sesso (se mai si potesse fare), motivo per cui non capisco se la mia è proprio asessualità congenita o semplicemente imposta dagli altri e dalle circostanze. Io sono arrivato al punto che so ancora come si scrive la parola sesso, ma ho dimenticato cosa significhi farlo e le sensazioni che si provano, per cui ormai quella parola lì è diventata solo quella della marca del caffè omonimo. E a dirla tutta a me il caffè neanche piace per cui è ancora di più paradossale, surreale e tragicomico allo stesso tempo.
Alla fine mi sono buttato nel cercare di realizzarmi almeno dal punto di vista professionale, ma grazie all'idiozia di governi incapaci e psicolabili, insieme a ministeri della pubblica istruzione pieni di gente buttata lì per caso, perché altrimenti una tale accozzaglia di incompetenza non è diversamente spiegabile, mica son tanto sicuro che ce la farò a diventare maestro.
Se non ce la facessi, se avessi sprecato altri 5 anni inutilmente così... già so che non avrò mai un amore tutto mio, né sesso, né una famiglia tutta mia, sarò solo e per giunta senza un lavoro che mi appaghi (ammesso che riesca a trovare un altro lavoro di ripiego); che ne sarà di me? Da agnostico mi sono precluso anche un eventuale al di là, ma poi se ho fatto schifo al di qua perché dovrei replicare e fare schifo anche di là?

 

I did what I did for you I did what I could
I did what I don't know how
you did what you did for you you did what you would
I don't know I don't know now

my life will grow my love will go
my life will go, my love will grow

without you
without you
without you
without you

everything moves save for me everything will move
I just don't know how to know
but somebody will make me fall somebody will try
then I will just go and go

my life will grow my love will go
my life will go, my love will grow

without you
without you
without you
without you
go, go, go, just go go go
go, go, go, just go go go

without you
without you
without you
without you
without you
without you

Ingrid Michaelson - Without You - 2013