venerdì 30 settembre 2011

Non era così che...



Non era così che immaginavo il mio post-laurea: il senso di vuoto che mi assale, lo sconforto, quel dolore che mi opprime il petto e non va via, quell'onnipresente senso di smarrimento e di essere sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato, di essere completamente sbagliato.
Sono deluso da tutto e da tutti, da me stesso in primis. Non mi riconosco più.
Ogni giorno che passa mi sforzo di pensare positivo e invece sento solo il rumore dei miei pezzi in frantumi. Non trovo altro che silenzi che pesano come macigni. Oppressione! Inadeguatezza!
Ho solo voglia di mollare tutto e andare via. Ho la tentazione di scappare per l'ennesima volta per sentirmi vivo, per non sentirmi la morte dentro e tutto questo dolore che si ispessisce fino a diventare la mia gabbia dorata e le mie catene. Niente va come vorrei nonostante tutti i miei sforzi.
So che cambiando prospettiva dovrei ritenermi fortunato perché in fondo sono ancora "giovane", in salute, con una famiglia che, nonostante il fiele che mi fa buttare ogni volta, mi vuole bene, con un "futuro" che mi aspetta, con delle qualità nascoste piuttosto bene ma ci sono (almeno credo), eccetera e eccetera; ma tutto ciò mi sembra una magra consolazione, anzi chiamiamo le cose con il proprio nome: mi sembra la concezione del perdente rassegnato sfigato di turno.

Quello che leggete sopra l'ho scritto sul mio vecchio blog il 17 maggio 2011, riporto questo stesso stralcio perché  oggi lo riscriverei tutto uguale. 
Non è cambiato un granché, solo: un'estate pessima, un folle progetto rimandato al 28 febbraio 2012 nonostante il mio impegno che in alcuni giorni, lo ammetto, ha rasentato la maniacalità estrema; colloqui di lavoro pari a zero nonostante l'immensa mole di curricula inviati a destra e a manca, finanche dall'almalaurea le uniche cose che mi inviano sono master di dubbia utilità e che costano un occhio della testa; autostima in picchiata libera e dulcis in fundo il mio futuro che fa sempre più ciao ciao con la manina per non dire che mi alza direttamente il dito medio con tanta nonchalance.
Ma voi sapete che finanche Morfeo mi è ostile?  Ho sognato di fare da segretario tuttofare al Cavaliere Mascherato, detto anche Nano Fardato di (H)Ar(d)core, tentando anche di convincerlo a dimettersi e giuro che ad un certo punto m'ha fatto pure pena, ma niente neanche nel mio sogno si degna a lasciare la poltrona.
Insomma, qua si va di gran carriera verso una Caporetto definitiva, non mi resta che sperare nel 14 e nel 18 ottobre, per poter affermare che sì, c'è un futuro anche per me! Ma, se nessuna delle due va a buon fine è la volta buona che mi arruolo nella Legione Straniera Francese, anzi un eventuale slittamento della notizia che attendo il 14 ottobre alla fine mi farebbe solo girare le scatole ma sopporterei. Invece, nel caso che la notizia che attendo per il 18 risulti negativa, non vi nego che la prima cosa che mi viene in mente è che campo a fare, tanto ormai! Sì, non riesco ad essere ottimista, qualcuno mi accuserà di esagerare, ma il fatto è che sono veramente esausto, sono sfiancato e se non mi rimane neanche quel sogno a cui aggrapparmi, getto la spugna sul serio e quindi la migliore ipotesi è una tra: l'arruolarmi nella Legione Straniera Francese, immolarmi per una giusta causa (Jan Palach, Thích Quàng Ðùc, Alfredo Ormando) o semplicemente far calare il sipario su questo dramma.

Di sicuro sono io che sono sbagliato, perché se dopo tutto questo tempo ancora non è cambiato niente, la colpa per forza deve essere mia. Perché se non fosse così, di chi mai potrebbe essere la colpa?

9 commenti:

  1. Allora almalaurea non rompe i coglioni solo a me con master del cavolo a 8milioni di euro!!!

    Comunuqe ti capisco, a breve toccherà anche a me il giro delle sette chiese per trovar lavoro..sono molto spaventato :(

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  2. Mi spiace... Io ci sn già passato... :/

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  3. Rimboccarsi le maniche, tesoro. Io dopo la laurea (110 e lode, non per tirarmela) per un po' ho lavorato all'Esselunga. Forza!

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  4. principe, caro, ormai ti seguo da quando mi hai postato quel magnifico discorso di steve jobs...ripigliati, per favore; non so quanti anni hai, ma se sei appena laureato delle chances ancora le hai, magari all'estero, non sei tu ad avere qualcosa che non va, è questo paese, sapessi in quanti siamo tra disoccupati, precari, cococo etc capisco il tuo sconforto, ma piangersi addosso non ti servirà a nulla

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  5. @ Still: ma la cosa meravigliosa è che ad esempio a mia sorella l'hanno chiamata per un colloquio (tramite almalaurea) un mese prima che discutesse la tesi... :/

    @ Miky: e lo so.

    @ Margot: sì, è quello che sto facendo anch'io a me va bene tutto pure fare il netturbino e il becchino (giusto per citare due lavori bisastrati), non sono per niente schizzinoso ad eccetto dei call center e del venditore porta a porta che non fanno per niente per me.

    @ Hob303: all'estero ho già provato con dei vecchi agganci ma niente da fare, bisogna aspettare tempi migliori, purtroppo la mia laurea non è un granchè spendibile al di fuori dei confini nazionali. Il mio ero uno sfogo momentaneo e un tirar le somme allo stesso tempo. :)

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  6. Solo un commento alla tua ultima frase, se le cose non sono cambiate forse non potevano proprio cambiare, anche se è difficile ammetterlo

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  7. Odisseo, non credo. Penso che ognuno di noi è l'artefice del proprio destino e se il mio zoppica si vede che me lo sono meritato così finora, proprio perché non sono stato capace di migliorarlo. :)

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  8. «Il sovrano estende il suo braccio sull’intera società; ne copre la superficie con una rete di piccole regole complicate, minuziose ed uniformi, attraverso le quali anche gli spiriti più originali e vigorosi non saprebbero come mettersi in luce e sollevarsi sopra la folla; esso non sprezza le volontà, ma le infiacchisce, le piega e le dirige; raramente costringe ad agire, ma si sforza continuamente di impedire che si agisca, non distrugge, ma impedisce di creare, non tiranneggia direttamente, ma ostacola, comprime, snerva, estingue, riducendo infine la nazione a non essere altro che una mandria di animali timidi ed industriosi della quale il governo è pastore. Ho sempre creduto che questa specie di servitù regolata e tranquilla, che ho descritto, possa combinarsi meglio di quanto si immagini con qualcuna delle forme esteriori della libertà e che non sia impossibile che essa si stabilisca anche all’ombra della sovranità del popolo»

    Alexis de Tocqueville, sulla democrazia.

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    1. Sarà l'orario, ma non colgo il nesso tra la citazione e me. Mea culpa. :)

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