lunedì 13 febbraio 2012

Arzigogolo le mie tribolazioni dicendole alla luna


Tutto è iniziato da una quisquilia e pure ci sono rimasto malissimo. È bastato poco e si è aperta una falla nel mio mondo, nel mio status quo di mondo che credevo fosse in  "perfetto" equilibrio. È stato come se affondassi sempre più giù nelle fredde acque dell'oceano. È stato come svegliarsi e guardarsi in uno specchio per la prima volta con nuovi occhi: un terremoto devastante. È sempre duro realizzare che tutto ciò che ti sei preventivato mesi e mesi fa non è stato raggiunto neanche in parte perché nonostante tutto è come se fossi rimasto al nastro di partenza. È straziante dover allungare i termini ultimi delle scadenze che ti sei imposto perché non sei stato capace e perché hai peccato di superbia e presunzione pensando di essere in gamba un po' più degli altri e invece sei messo soltanto molto peggio ed i fatti lo dimostrano. E blablabla sarà colpa della crisi, sarà colpa dello spread, sarà colpa delle banche, sarà colpa di Qui Quo e Qua e 'sti cazzi, no, eh? Mi fermo a pensare e toh è più di un anno e sono sempre al punto di partenza, anzi ad essere pignoli ho fatto solo qualche metro zoppicando. Ho amato, ho sorriso, ho lottato, ho pianto, mi sono arreso, mi sono reinventato, ho provato ad andare avanti, ho provato a morire un po' per poter vivere e mi sono perso. Stavo per rinunciare ad amare perché essere uno stronzo acido distruttivo è una corazza bella dura da scalfire, poi per caso la provvidenza, o chi per lei, si è manifestata tramite telefonata (22 luglio e chi se lo scorda!) ed ho capito che stavo per fare una cazzata perché io non voglio essere quello lì, perché non mi vergogno di amare e perché io ce l'ho un sogno tutto mio. È piccolino, è semplice, è genuino, è vero ed è  tutto Mio! Allora ho incominciato a progettare e a programmare, ad andare avanti per la mia strada dandomi dei tempi e degli obiettivi da raggiungere. Ho incominciato a lavorare su me stesso, investendo sulle mie capacità. Quando mi sentivo giù stringevo i denti perché poi tutto sarebbe passato. Stringi oggi, stringi domani, incidenti qui e là, arrancavo ma ci provavo. Sono a pochi giorni dalla data che mi ero prefissato e per quanti sforzi abbia fatto non è cambiato niente. Cazzo è da marzo che ci provo e dal 22 luglio che non faccio altro che provarci. 
Sto cercando di avvicinarmi a RdS per vedere se può funzionare tra di noi, conto questi maledetti 1.141 chilometri ogni stramaledetto giorno, sperando giorno dopo giorno di contarne qualcuno in meno perché mi sono avvicinato un po', ma finora tutti i miei sforzi risultano vani. Non so che fare, se non continuare. Ma poi c'è quella quisquilia e ci sto da cani. Non dovrebbe essere così, anche perché è una cazzata e non mi riguarda (almeno direttamente). Mi distrugge l'idea che mi sto perdendo qualcosa. 
Giovedì inizio un corso d'inglese per il pet, dovrei iniziarne uno per il delf b2 (in Culonia e non so manco come arrivarci riducendo all'osso le spese), magari mi aiuteranno a trovare più facilmente lavoro e mi terranno impegnati fino a giugno. I concorsi che sto preparando continuano ad essere rinviati. Nessuno mi richiama o mi risponde, ormai non conto più i curricula che ho inviato e consegnato a mano, oltre ai vari form che ho compilato. Fino a giugno sono “legato” qui e mi sembra un'eternità. Un'eternità di vita non vissuta, di baci negati, di abbracci inesistenti, di sogni sbiaditi da fare in due. Quasi quasi mi pento di aver rifiutato un lavoro in un call center per vendere dei fantomatici corsi di formazione di informatica (utili come masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica) ad altri disgraziati come me, ma se avessi accettato non avrei mai più potuto guardarmi allo specchio. I call center e il rappresentante porta a porta non fanno per me, perché non ho la faccia tosta di “ingannare” la gente spacciando il mio intervento come provvidenziale nei loro confronti. Cazzo ma sono finiti i lavori? Preferirei lavare cessi piuttosto che finire in un call center o a fare il rappresentante porta a porta. Ma poi chi diavolo si compra del vino di dubbia qualità in una zona in cui si ha almeno un parente che ha una vigna? 

Tra un po' di giorni è san Valentino, mi sarebbe piaciuto fargli una bella sorpresa: pensavo di esserci.  Invece, peggio del casotto che ho fatto al suo compleanno, perché sono pure un bugiardo e uno spergiuro visto che non ci sarò. Complimenti a me! Un altro bell'insuccesso da aggiungere agli altri. Speravo che questa volta sarebbe stato diverso perché l'avremmo passato insieme e invece mi sento un fallito perché non ho mantenuto le promesse: quella che ho fatto a me e quella che ho fatto a lui. So che lui probabilmente l'avrà dimenticata o l'avrà presa come delle parole gettate al vento tanto per, invece io ho pesato parola per parola quanto ho affermato e me le sono tatuate nell'animo per non dimenticarle. A me fa male. Fa male il non riuscirci e il non esserci riuscito. Fa male sentirmi un fallito perché è questo che sono, dato i fatti. Fa male sapere che non ho niente da offrirgli al di fuori di me e del mio amore: col primo che non ha arte e né parte e col secondo da solo non ci si campa.
Sono incazzato con me stesso perché non sono abbastanza bravo da trovare un lavoro vicino a lui, che mi permetta di imprimere la svolta giusta e far diventare questo rapporto qualcosa di serio: un Rapporto con gli attributi o quanto meno provarci a renderlo tale.
Mi pesa la distanza, mi pesa la mia incapacità, mi pesa il silenzio, mi pesano le parole non dette, mi pesa ciò che non è come vorrei che fosse.
È passato un mese esatto dall'ultima mail che mi ha scritto, più di due dall'ultimo sms. Ora ci sentiamo tramite chat di facebook, motivo per cui sono, nel limite del possibile, perennemente online e pur facendo così, riesco pure a non beccarlo sempre. Mi piace conversare con lui, mi trasmette sicurezza e tranquillità anche quando mi fa incazzare e ciò sembra un ossimoro. Ha uno strano modo di rendermi felice. 
Vorrei parlare più di noi, di lui e di me, che del resto (meteo, botanica, zoologia, trasmissioni tv, politica, letteratura, ecc.) pur adorando anche il resto. 
Vorrei chiedergli tante cose da quella più stupida se ha mai letto la mia mail di inizio anno a quelle Serie con tanto di possibili risposte che potrebbero ferirmi. Vorrei parlare più di noi, di lui, di me, dei propri sentimenti, dei propri sogni, del futuro... ma ho paura di minare il suo già precario equilibrio, soprattutto ora che lo sento un po' più sereno rispetto a prima e rinuncio a tutto ciò sperando di farlo per il suo bene.
C'è chi mi direbbe di lasciar perdere tutto quanto, magari forse è pure un consiglio saggio, ma non ci riesco. Più di una persona mi direbbe di frequentare altri uomini, ma la sola idea la trovo aberrante perché non so che farmene degli altri, gli altri non sono il mio piccolo Raggio di Sole. Fosse anche Colton Ford in persona, che per me è Dio, a voler fare sesso con me gli direi di no perché non è il mio piccolino. Lo so che sono fatto male e che sono anormale nel non saper scindere l'amore dal sesso, ma non ci riesco: è più forte di me.
È colpa mia non dovevo innamorarmi di lui, o quanto meno non dovevo dirglielo: dovevo tenermelo per me e lasciarmi struggere dalla passione in silenzio. Non dovevo seguire il mio istinto e franargli addosso come una disgrazia. Sono un disastro. 
Maledette farfalle nello stomaco che non smettono di volare.

 

Ps: pur non amando Vasco Rossi quest'ultima canzone mi è stata suggerita. Mi scuso per le parolacce qua e là, non amo usarle, ma a volte rafforzano il concetto più di mille giri di parole. Il post è stato partorito con difficoltà e di getto e quindi nessuno se la prenda a male perché non voglio neanche rileggerlo. Un ringraziamento speciale vanno a Velia, Still e Miky perché ci sono. Invece, un cazziatone va a me perché non sono abbastanza forte anche se mi ostino a volerlo essere per RdS una persona che merita.

9 commenti:

  1. Mi spiace di queste tue tribolazioni, ne parlavamo giusto ieri... Una cosa te la voglio dire, però: uno che come te è determinato a seguire i sentimenti è, comunque, forte! Questo è positivo. I sentimenti passano, alla fine abbiamo solo noi stessi e chi è determinato parte già bene... :)

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  2. Kamar, avercene di uomini che non scindono l'amore dal sesso. Molti quando sentono la parola 'gay' o 'omosessuale' riducono tutto all'accoppiamento, trascurano completamente l'aspetto affettivo.

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    1. A volte ho paura di essere l'eccesso contrario guardando troppo all'aspetto affettivo.

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  4. Purtroppo alle volte sembra franarci tutto addosso e ogni soluzione ai problemi sembra crearne altri.
    Ma io vedo in te tanta forza, tanta determinazione, tanta pazienza, tanto amore, tanto sentimento... sei una persona davvero preziosa e sei troppo severo con te stesso.
    Vedrai che troverai il tempo e il modo per chiedere tutte quelle cose che fin'ora ti sei tenuto dentro e per chiarire tutta la confusione. Ti posso solo dire che, secondo me, anche tu meriti un po' di serenità e di chiarezza. Pensaci...
    Un grosso grosso abbraccio

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    1. Più che chiarezza mi servirebbe un lavoro près lui. ;-P
      Ricambio con affetto l'abbraccio. :*

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  5. MA FALLITO DE CHE????????
    Insomma lo vuoi capire che la prima cosa che devi imparare a fare è VOLER BENE A TE STESSO???

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