lunedì 23 luglio 2012

Pioggia di luglio


Non riesco a dormire. Sai che novità! Tra il caldo, le zanzare e gli incubi è una lotta impari riuscire a prendere sonno. Quasi quasi tra i tre preferisco le zanzare, almeno le puoi uccidere e sentirti una persona migliore dopo averlo fatto. Continuo a rigirarmi nel letto senza posa. Mi alzo e vago per casa al buio, con passo felpato perché non voglio disturbare il resto della famiglia che dorme. Avrò dormito sì e no un paio d'ore, sono le 4 del mattino e i tuoni annunciano una pioggia imminente. La mia attenzione è rivolta a quello che succede a Ovest del Palazzo: uno spettacolo mozzafiato! Incollo il naso alla finestra, l'aria è già molto più fresca e c'è il vento che soffia fra i rami degli alberi. I lampi illuminano le colline e la montagna silenziosa, rischiarando la notte che tra un paio di ore avrebbe lasciato il posto alla luce del giorno. Non posso fare a meno di guardare, con occhi fanciulleschi, i lampi che si muovono con grazia e con un ritmo ben cadenzato. Sembrano che danzino leggiadri nel cielo. Ad occhio e croce direi che ballino un mambo: uno, due, tre, quattro... mambo! Mi godo la scena e di tanto in tanto soffio sul vetro fino ad appannarlo. Soffiare sul vetro fino ad appannarlo è una delle piccole gioie della vita. Poi per uno strano gioco di associazioni di idee penso a quando scrissi questo post e non mi piace più soffiare sul vetro: fa troppo male. Spalanco la finestra per respirare a pieni polmoni quell'aria che pian piano profuma di terra bagnata. Sono combattuto se uscire o meno a passeggiare sotto la pioggia senza l'ombrello. Se non l'avete mai fatto in vita vostra non sapete cosa vi perdete! Poi penso che dovrei spiegare ai miei il perché sarei fradicio e non capirebbero, già sono sull'orlo della follia, e loro poco e poco contribuiscono ai miei continui alti e bassi. Finirò in manicomio se non me ne scappo da qui, forse sarebbe un bene per me: tanto sono sempre stato strano. Non mi importa! Mi concentro sul ritmo delle gocce di pioggia, chiudo gli occhi e penso. Se tutto ciò fosse un film, riecheggerebbe la voce di Domenico Modugno mentre canta Piove :

[...] ti perderò 
come una fiaba l'amore passa 
c'èra una volta poi non c'è più 
cos'è che trema sul tuo visino 
è pioggia o pianto 
dimmi cos'è
vorrei trovare parole nuove
ma piove piove sul nostro amor [...]

Sorrido amaramente. Solo io posso avere dei pensieri così scemi invece di dormire! Intanto penso. Penso a... e mi si blocca il suo nome in gola, mi si blocca il respiro e forse per un attimo anche il cuore. Penso al fatto che mi manca. Penso al fatto che vorrei stringerlo forte tra le mie braccia. Penso che continuo a chiedermi se sta bene. Penso al fatto che continuo a sentirmi: un puzzle a cui manca la tessera centrale per essere completo. Mi sento un marchingegno inceppato che si è bloccato: non va né avanti e né dietro. Sono uno scemo a continuare a preoccuparmi per Lui. Sono un grandissimo scemo e basta. Però, se non fossi scemo non sarei io e in un certo qual senso mi tranquillizzo perché almeno sono ancora io. Passerà. Forse. Forse sì, forse no. Devo togliermelo dalla testa, ma soprattutto dal cuore. Ma come si fa a togliere una persona che ti è entrata nella pelle e nel sangue?
Piove. Vorrei che la pioggia lavasse via tutte le amarezze che mi soffocano e mi tengono sveglio la notte. Vorrei che la pioggia donasse nuova linfa vitale a quel poco di buono che c'è rimasto in me, ammesso che ce ne sia o ce ne sia stato in passato. Sarebbe magico se quelle stesse gocce, riuscissero a smuovermi da questa pigra indolenza in cui sono caduto e mi indicassero la via giusta per me.
Piano piano si sveglia il resto della tribù e non c'è più tempo per me. Lo spettacolo va condiviso e non ne ho voglia perché non capirebbero, non nel modo in cui vorrei che capissero. Riprendo come un automa i gesti quotidiani di inizio giornata. Ha smesso di piovere. Un piccolo raggio di sole trafigge le grigie nubi. Accendo il pc e butto giù questo post. Oggi mi va di scrivere e di non lasciare questo post solo nella mia mente come tutti quelli che l'hanno preceduto, invece non so se ho voglia di pubblicarlo. Mentre scrivo con lentezza, ha ripreso a piovere. Nel frattempo, sempre se fosse un film, la regia zoommerebbe (ma si dice così?) sul cielo scuro e la voce di Fiorella Mannoia accompagnerebbe i titoli di coda. Mettete al posto di Sally il mio nome (quello vero che inizia per effe e finisce per o, nove lettere), declinate il tutto al maschile, shakerate un po' il tutto e voilà un riassunto migliore di me non c'è. Mi domando solo quante altre volte patirò, quante altre volte sarò ancora punito, quante altre volte guarirò, quante altre volte cadrò, quante altre volte mi rialzerò, quante altre volte... senti che fuori piove, senti che bel rumore!


Sally cammina per la strada senza nemmeno guardare per terra. 
Sally è una donna che non ha più voglia di fare la guerra. 
Sally ha patito troppo, 
Sally ha già visto che cosa ti può crollare addosso! 
Sally è già stata punita 
per ogni sua distrazione o debolezza 
per ogni candida carezza data
data per non sentire l'amarezza! 

Senti che fuori piove, 
senti che bel rumore. 
Sally cammina per la strada sicura 
senza pensare a niente, ormai, 
ormai guarda la gente con aria indifferente. 
Sono lontani quei momenti 
quando uno sguardo provocava turbamenti, 
quando la vita era più facile 
e si potevano mangiare anche le fragole. 
Perché la vita è un brivido che vola via 
è tutto un equilibrio sopra la follia, 
sopra la follia! 

Senti che fuori piove, che bel rumore. 
Ma forse Sally è proprio questo il senso, il senso del tuo vagare. 
Forse davvero alla fine ci si deve sentire, e chi lo sa, un po' male! 
Forse alla fine di questa triste storia qualcuno troverà il coraggio, 
per affrontare i sensi di colpa e cancellarli da questo viaggio, 
per vivere davvero ogni momento con ogni suo turbamento e come se fosse l'ultimo! 

Sally cammina per la strada leggera, 
ormai è sera. 
Si accendono le luci dei lampioni 
e tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni. 

Però un pensiero le passa per la testa, 
forse la vita non è stata tutta persa, 
forse qualcosa si è salvato, 
forse, poi non è stato tutto sbagliato, 
forse era giusto così! 
Forse, ma forse, ma sì! 

Senti che fuori piove,
senti che bel rumore.

Fiorella Mannoia (Sally - Album: Certe piccole voci - Anno: 1999)

8 commenti:

  1. Se ti può consolare non sei per niente l'unico a pensare cose così sceme.
    Anzi XD
    http://www.youtube.com/watch?v=M94RmiPRoaI

    RispondiElimina
  2. ma c'é ancora qualcuno fedele al cannocchio? ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono rimasti in pochi, io me ne sono scappato per disperazione e dagli innumerevoli problemi, tra cui l'impossibilità di fare un backup del blog. :(

      Elimina
  3. Risposte
    1. No, per carità una volta c'ho provato e sono finito con una psicopatica ipergelosa finendo dalla padella alla brace. -_-"

      Elimina
  4. "Insonniamo assieme?" XD Ti abbraccio forte :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Insonniamo è stupendo come termine. *_* Un grosso abbraccio anche a te :*

      Elimina