martedì 25 settembre 2012

Nulla da perdere


Mi sveglio sudato con la gola secca, un'altra notte tormentata è passata. Fuori è ancora buio, scendo giù a prendere un bicchiere di acqua ghiacciata che non placa la mia sete. Il caldo vento di scirocco scuote gli alberi, sembra preannunciare una tempesta. I giorni sono diventati sempre più corti, ma preso dalla mia assenza tutto è immobile e mi è ugualmente indifferente. Si annuncia una giornata plumbea, quella che, con il forte vento di scirocco, gli anziani e i superstiziosi di qui definirebbero un tempo che preannuncia il terremoto.
Tanto ormai non ho nulla da perdere che non abbia già perso. Per togliermi un po' della pigra indolenza che mi ha colpito, decido di fare un po' di pulizia. Tra appunti, foglietti volanti et similia, spunta lui: il mio quaderno. Quel quaderno che per un bel po' di tempo era stato un mio prolungamento, quasi una mia seconda ombra, l'ho portato ovunque in giro con me, addirittura un paio di volte perfino a Roma. Ricordo ancora lo smarrimento che provai quando per un attimo sembrò che l'avessi perso all'autostazione Tiburtina. L'avevo sepolto sotto un sacco di roba in attesa di avere la forza per decidere cosa farne, visto ormai la sua inutilità. Non ce l'ho fatta. Non ce l'ho fatta ad aprirlo e a scorrere le pagine, fa ancora troppo male. So ogni parola che ho scritto lì sopra, non ne ho ancora dimenticata una, perché mi serviva per testimoniare un percorso di crescita umano e professionale, era una specie di pegno e prova d'amore allo stesso tempo. Era il MIO pegno d'Amore. Non quello di qualcun altro ma il mio. Non ce l'ho fatta a buttarlo, fa ancora troppo male. Ora è lì, a testimoniarmi l'ennesimo mio fallimento, un'illusione d'amore, il mio sogno. Non quello di qualcuno altro, ma era il MIO sogno d'Amore e di Felicità. Non c'è più. Non c'è più come il resto. Ormai non ho più nulla da perdere, ho già perso tutto ciò che ritenevo di primaria importanza per me. Pensavo che in questi 4 mesi esatti sarei riuscito a metabolizzare tutto, a buttarmi tutto alle spalle. Balle! Non ci riesco. Sono bloccato. Per quanto mi sforzi, quello stronzo del mio cuore non vuole decidere di mettersi in riga e continua ad essere anarchico. Ho smesso anche di chiedermi cosa ne sarà di me, ormai non mi interessa più, non ho nulla da perdere.


Gone is the romance that was so divine.
Tis broken and cannot be mended.
You must go your way,
And I must go mine.
But now that our love dreams have ended...

What’ll I do
When you are far away
And I am blue
What’ll I do? 

What’ll I do? 
When I am wondering who
Is kissing you
What’ll I do? 

What’ll I do
With just a photograph
To tell my troubles to? 

When I’m alone
With only dreams of you
That won’t come true
What’ll I do? 


What’ll I do
With just a photograph
To tell my troubles to? 

When I’m alone
With only dreams of you
That won’t come true
What’ll I do?

China Forbes dei Pink Martini  in What'll I do? scritta nel 1923 da Irving Berlin.

Ps di servizio: non so perché Blogspot mi abbia pubblicato il post a metà, si vede che si sarà stufato anche lui di me e delle mie lagne. Spero che ora ci sia tutto.

11 commenti:

  1. Io non lo butterei, in fondo è parte di un tuo vissuto che non potrai mai dimenticare.
    Fatti forza e vedrai che riuscirai a guardare avanti.
    Bacioni :*

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  2. Qui urge una chiacchierata... tanto non puoi fuggire in eterno!

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  3. dopo aver perso tanto, 4 mesi sembrerebbero un pò pochini per "metabolizzare", il tempo passa lentamente, però passa..assieme a tutto il resto :)

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    1. Vorrei che passasse in fretta ma solo per quello che provo ancora per Lui.

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  4. Cerco di leggere nei blog qualcosa di positivo; è troppo poco che ti frequento ma non infondi certo gioia di vivere!
    Mi sembra di averti già scritto una volta: basta addossarsi colpe. Quel che è stato è stato.
    Non ho la fortuna di conoscerti, ma sicuramente non sei "la figlia di fantozzi" per non trovare l'anima gemella. Quindi un calcioin culo al passato e guarda avanti (lo so è facile a dirsi meno a farsi).

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    1. Be' hai scelto il momento peggiore per cercare qui incentivi alla voglia di vivere. :p

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  5. oh ... hai pensato che forse hai bisogno di un aiuto esterno? forse tutto questo dolore non è dovuto ad una sola causa...
    Non so, è un pensiero che mi è venuto leggendoti a ritroso..
    Baci prince :)

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    1. Sì, lo penso anch'io ma dopo la fregatura del "ciarlatano" a cui mi ero rivolto all'epoca, nutro profonda sfiducia nella categoria degli psicologi.
      Baci! :*

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