lunedì 12 marzo 2012

E faccio a pugni con me stesso


Estranha forma de vida cantava Amália Rodrigues, l'indimenticabile regina del fado portoghese, sì, proprio Che strana forma di vita è la mia vita. Non è un periodo semplice, né tanto meno facile e questo mio stare lontano dal blog e chiudermi a riccio è una forma di difesa. Ma come si fa a difendersi da sé stessi? Me lo sono chiesto un sacco di volte, senza mai trovare una risposta adeguata, se non continuare a fare a pugni con me stesso. Faccio a pugni con me stesso, perché sto sempre lì a cercare di capirmi, a trovare un equilibrio perso da tempo. Penso che ci sia qualcosa di sbagliato in me, altrimenti non mi spiego questa faglia che mi divide in due: da un lato c'è l'irrazionalità, l'istinto, i sogni e le regole che esistono per essere infrante. Dall'altro lato c'è l'opposto: la razionalità, la realtà, la concretezza e le regole che esistono per essere rispettate. Da un lato c'è il cuore, dall'altro la ragione. Da un lato c'è un ribelle che scalpita, selvatico, indipendente, un fuoco che arde; dall'altro c'è un tranquillo ligio al dovere, addomesticato e dipendente, un mare piatto. Da un lato c'è il come vorrei che fosse la mia vita, dall'altro c'è invece come è in realtà la mia vita. Entrambi cozzano tra di loro e fanno a pugni. Non capisco. Non capisco e peggio ancora mi perdo tra il vorrei e il voglio. Eppure tutto dipende da me: sono io che ho creato e creo la direzione della mia vita, anche adesso che non mi sembra più la mia. Non capisco tutto questo caos e questa incertezza che mi assale. Non capisco tutte queste paturnie intermittenti che vanno e vengono e poi alla fin fine son sempre lì. Non capisco cosa mi frena e mi inibisce dal fare tutto ciò che voglio fino in fondo, non capisco da dove sbuchi quella vocina che mi dice frena, devi aver pazienza! ogni volta, ogni santissima volta. Forse penso troppo o magari penso troppo poco. Non lo so, probabilmente sono matto. Sono stanco di aspettare che tutto si aggiusti da solo, dopo che io sono arrivato al limite delle mie capacità e non dipende più tutto da me. C'è sempre quel tarlo che rode insinuando che forse quel limite non è stato ancora raggiunto che posso andare oltre, ma oltre dove? Continuo a non vedere risultati e a me sembra che il mondo e l'universo continuino a muoversi ma senza di me, che rimango immobile, ancorato al suolo, mentre mi affanno per cercare di muovermi con il resto del mondo. Ho sempre l'impressione che mi stia perdendo qualcosa, di essere incompleto, di essere in ritardo. Forse dovrei essere solo più sincero con me stesso e smettere di fare a pugni con me stesso.


Foi por vontade de Deus
que eu vivo nesta ansiedade.
Que todos os ais são meus,
que é toda a minha saudade.
Foi por vontade de Deus.

Que estranha forma de vida
tem este meu coração:
vives de vida perdida;
Quem lhe daria o condão?
Que estranha forma de vida.

Coração independente,
coração que não comando:
vives perdido entre a gente,
teimosamente sangrando,
coração independente.

Eu não te acompanho mais:
para, deixa de bater.
Se não sabes aonde vais,
porque teimas em correr,
eu não te acompanho mais

Se não sabes onde vais:
para, deixa de bater,
eu não te acompanho mais.

6 commenti:

  1. Già, riuscire a farsi una carezza invece di prendersi a pugni non è sempre facile. Sembra una cosa scontata, invece non lo è per nulla.
    ps Non è assolutamente pertinente con la Rodrigues, che adoro, ma se ti capita ascolta il disco "El milagro de Candeal" di Carlinhos Brown. Secondo me ti piacerebbe molto, ci sono un paio di canzoni davvero struggenti.

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    1. È un artista che non conosco, grazie per la segnalazione. :)

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  2. Ti capisco, anche io ogni spesso faccio il "self-boxeur" ma col tempo sto imparando a sostituire qualche cazzotto con una carezza.
    Un abbraccio ;*

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    1. Non sempre è facile riuscire a sostituire un pugno conn una carezza. Grazie per l'abbraccio. :*

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  3. Per difendersi da sé stessi credo bisogna, ogni tanto, staccare un po' il cervello. Pensare meno, magari meglio....

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    1. Hai detto una cosa saggia ma io non riesco a smettere di pensare, ma soprattutto non so pensare BENE. :)

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