Sono combattuto da ieri, giorno della ricorrenza, nello scrivere o meno questo post; ma siccome mi preme le tempie e batte forte come un martello pneumatico, mi sono deciso a metterlo nero su bianco sul blog, sperando di trovare un po' di pace. Mi piacerebbe scrivere che tutto procede alla grande e secondo i miei piani, ma a quanto pare come stratega lascio al quanto desiderare e come pianificatore sono ancora peggio. Mi accorgo che sempre più spesso mi ripeto e che ci sono pensieri, sentimenti, riflessioni e azioni che continuano indisturbate ad essere sempre le stesse, portandomi a pensare che o sono troppo prevedibile o invece nulla è cambiato in questo lasso di tempo e volendo potrei limitarmi ad un banale copia&incolla di pensieri, sentimenti, riflessioni, azioni che sono rimaste immutate nel tempo.
Non so se tutto ciò sia un bene o un male, ma al momento propendo per il male perché sta a significare che, nonostante tutti i miei sforzi, mi sono limitato ad essere uno spettatore piuttosto che l'attore di questa pièce chiamata Vita. Mi sento fagocitato dal silenzio e rivivere le stesse cose, con la stessa intensità rimasta inalterata dal tempo, mi fa sentire sbagliato. Proprio il fatto che mi senta sbagliato, mi porta ad erigere muri di difesa e tante altre cose, tra cui disertare questo blog perché che senso ha scrivere qui, cercare di analizzare quello che provo, quello che faccio, per tentare di capirmi un po' di più, quando poi invece rimango impantanato sempre nelle medesime cose e faccio sempre gli stessi pensieri? Poi mi scoccia pure passare per uno che si taglia le vene ogni tre per due, per uno che sta sempre male e si lamenta, per un mutrugnone, uno che sta sempre attaccato alla canna del gas in cerca di attenzioni perché non è così, sono anche capace di sorridere e di prendermi poco sul serio. Certo ultimamente ho ben poco per cui sorridere e diventa sempre più difficile sdrammatizzare, ma si prova a farlo sempre. So che alcuni amici, leggendo ciò scuoteranno la testa in segno di disapprovazione mista a rassegnazione, ma ahimè sono fatto così e probabilmente sono fatto male. In un certo qual senso ho smesso di fare aggiornamenti perché trovo umiliante dover ribadire che a distanza di un anno e un giorno dalla mia laurea sono:
- ancora disoccupato, sto sempre lì sulla soglia di mollare tutto e smettere di cercare;
- vivo ancora con i miei, perché cazzoni che state al governo e in parlamento se non lavoro come cazzo me ne vado via di casa, visto che non posso permettermi di pagarmi l'affitto? Me lo pagate voi?
- ancora single col cuore impegnato in un amore folle e (non!?) ricambiato (boh!?), vedi motivi 1 e 2 per intuire in parte alcune difficoltà oggettive che mi impediscono al momento di candidarmi seriamente a suo compagno di vita e di provarci per vedere se funziona o meno, l'altra difficoltà oggettiva è che abito in Culonia. Poi ad essere proprio onesti ci sono altre difficoltà, ma risolte quelle, le altre sono quisquilie. Poi non depone a mio favore pure il fatto che RdS preso (giustamente) dai suoi casini (e giuro che son tanti!), mi "eviti" come la peste e non ho sue notizie dirette dal 9 febbraio. E sto sempre lì col numero di telefono della Sciarelli per chiederle di lanciare un appello a Chi l'ha visto? e in alternativa a scandagliare il web alla ricerca di un suo segno di vita e ad autoconvincermi ripetendomi che sta bene, non ha problemi ed è felice. So che è colpa mia perché non dovevo innamorarmi di un amico e che quindi non dovevo innamorarmi di lui, anche perché oggettivamente un figo come lui non può stare con uno sfigato come me che non ha nulla da offrirgli al di fuori del suo Amore, ma è successo e non posso mica smetterlo di amarlo dall'oggi al domani. Sì, biasimatemi pure; ma quando sarete innamorati e nelle mie stesse condizioni riparliamone, ecco.
A distanza di un anno e un giorno, mi ritrovo a pensare che è tutto dannatamente uguale ad un anno fa: delusioni e speranze infrante comprese. A furia di sguazzare in tutto quello che non va, mi sto assuefando al peggio e non è una cosa bella né da dire e né da pensare. Ci sono le delusioni dietro l'angolo che ti aspettano al varco con le speranze infrante. Dopo un anno, le mie son sempre là a far comunella. Tutto ciò non mi piace per niente, così come non mi piace per niente il silenzio che mi divora e mi annienta.
Le cose non vanno mai come credi.
Un'altra notte ti svegli e ti chiedi:
se hai sbagliato per quella promessa,
se hai mentito per una carezza.
Per questo viaggio ci vuole coraggio,
per questo amore pieghiamo il destino,
ti resto accanto su questo cammino
però ti prego tu dammi la mano.
Un'altra notte ti svegli e ti chiedi:
se hai sbagliato per quella promessa,
se hai mentito per una carezza.
Per questo viaggio ci vuole coraggio,
per questo amore pieghiamo il destino,
ti resto accanto su questo cammino
però ti prego tu dammi la mano.
[...]
Le cose non vanno mai come credi:
il cuore è pieno di lacrime rotte,
il tempo è ladro di cose mai dette
e so che indietro mai più si ritorna,
eppure ancora ti resto vicino,
stanotte resta su questo cuscino.
Le cose non vanno mai come credi:
il cuore è pieno di lacrime rotte,
il tempo è ladro di cose mai dette
e so che indietro mai più si ritorna,
eppure ancora ti resto vicino,
stanotte resta su questo cuscino.
[...]
Giorgia (Marzo - Album: Greatest Hits - Le cose non vanno mai come credi - Anno: 2002)