venerdì 9 dicembre 2011

Sodade



Quem mostra b’ess caminho longe?
Quem mostra b’ess caminho longe?
Ess caminho pa Sâo Tomé

Quem mostra b’ess caminho longe?
Quem mostra b’ess caminho longe?
Ess caminho pa Sâo Tomé

Sodade sodade sodade dess nha terra São Nicolau
Sodade sodade sodade dess nha terra São Nicolau

Quem mostra b’ess caminho longe?
Quem mostra b’ess caminho longe?
Ess caminho pa Sâo Tomé

Quem mostra b’ess caminho longe?
Quem mostra b’ess caminho longe?
Ess caminho pa Sâo Tomé

Sodade sodade sodade dess nha terra São Nicolau
Sodade sodade sodade dess nha terra São Nicolau

Si bô screvê me m’ ta screvê be
Si bô squecê me m’ ta squecê be
Até dia qui bô voltá

Si bô screvê me m’ ta screvê be
Si bô squecê me m’ ta squecê be
Até dia qui bô voltá


Sodade sodade sodade dess nha terra São Nicolau
Sodade sodade sodade dess nha terra São Nicolau

Sodade sodade sodade dess nha terra São Nicolau
Sodade sodade sodade dess nha terra São Nicolau


Cesária Évora (Sodade - Album: Miss Perfumado - Anno: 1992)

Prendo in prestito le parole di questa canzone nella splendida interpretazione di Cesária Évora, anche se facendo una veloce ricerca sul web l'autore, nonché primo interprete, è il capoverdiano Armando Zeferino Soares che la scrisse nel 1950 prendendo spunto dagli emigranti di Capo Verde che emigravano nell'arcipelago di São Tomé e Príncipe per lavorare (quasi come schiavi) nelle piantagioni di cacao e di caffè. Dopo questo brevissimo excursus, dicevo che prendo in prestito le parole di questa canzone perché in un certo qual modo esprime il mio attuale stato d'animo. Nella cultura portoghese, ma anche in quella brasiliana, esiste una parola chiamata saudade che racchiude in sé vari stati d'animo. Non esiste una traduzione di questa parola, in italiano più o meno indica una forma di malinconia mista alla nostalgia. Il termine deriva dal latino solitùdo, solitudinis, solitudine, isolamento e salutare, salutatione, saluto. «In alcune accezioni la saudade è una specie di ricordo nostalgico, affettivo di un bene speciale che è assente, accompagnato da un desiderio di riviverlo o di possederlo. In molti casi una dimensione quasi mistica, come accettazione del passato e fede nel futuro».
Questo stato d'animo è un po' alla base di quel grande capolavoro della musica mondiale che è il fado portoghese. Mi sa che sto facendo una digressione pazzesca e alquanto lacunosa, ma confido nella curiosità dei miei lettori che usufruiranno delle innumerevoli opportunità che offre il web per ampliare l'argomento. 
Conoscendo poco e niente il portoghese, ma volendo venire incontro ai miei lettori, riporto la traduzione in francese (quella in inglese era un po' lacunosa in alcuni punti e dunque l'ho lasciata perdere) e una mia traduzione approssimata, quindi prendetela col beneficio del dubbio, legata, appunto, al testo in francese:
 
 Qui t’a montré
Ce long chemin
Qui t’a montré
Ce long chemin
Ce chemin pour São Tomé?
Sodade Sodade Sodade

De ma terre de São Nicolau.
Si tu m’écris
Je t’écrirai
Si tu m’oublies
Je t’oublierai
Jusqu’au jour
De ton retour
Sodade Sodade Sodade
De ma terre de São Nicolau


Chi ti ha mostrato
questo lungo cammino.
Chi ti ha mostrato
questo lungo cammino
questo cammino per São Tomé?

Sodade Sodade Sodade

della mia terra di São Nicolau.

Se tu mi scrivi
io ti scriverò.
Se tu mi dimentichi
io ti dimenticherò,

fino al giorno del tuo ritorno.

Sodade Sodade Sodade
della mia terra di São Nicolau.



Mi sento incompleto, è come se mi mancasse un pezzo, mi mancasse l'aria, c'è un vuoto, un'assenza pesante e per questo sono in piena saudade.  
Saudade perché qualcuno che amo è lontano ancor più del solito e per quanto mi sforzi di non ammetterlo, l'ho già detto, anche ad alta voce, infinite volte che mi manca. Lo so che è una cosa da sciocchi, mica è partito per la guerra o peggio ancora è passato a miglior vita. In fin dei conti, salvo imprevisti, martedì si ritorna alla normalità, ma... mi manca parecchio e martedì mi sembra lontano anni luce. Mi limito a respirare più lentamente per non rimanere senza ossigeno mentre l'aspetto. 
Sono proprio uno sciocco irriducibile fino al midollo e senza speranze, anche perché lo scrivo pure nero su bianco, per sputtanarmi ulteriormente, come se non lo facessi già di mio, ma confido che la maggior parte dei miei lettori non arrivi alla fine di questo post.

6 commenti:

  1. Io sono arrivato alla fine del post e devo dire che mi è piaciuto molto.
    Riesco a comprendere il tuo stato d'animo quindi, o non sei uno sciocco oppure sono uno sciocco anche io...
    La nostra mente e il nostro cuore alle volte si disconnettono l'uno con l'altro e così, anche se sappiamo che la nostra tristezza, la nostra ansia, le nostre paure non hanno motivo di esistere, continuiamo a coltivarle perchè al cuore le parole non bastano per convincersi...
    Spero per te che Martedì possa arrivare presto; nel frattempo non ti affaticare a scacciare via la nostalgia e la mancanza (che tanto non serve a niente!) ma accoglila dentro di te, lasciala quietare lentamente e poi trasformala in qualcosa di vitale e di bello, come questo post...
    Un abbraccio!

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  2. Quoto Febo.. sebbene il tema non sia da me conosciuto sono andato fino alla fine apprezzando tutto.
    In effetti questo modo di sentirsi è molto comune, io per primo.
    Forse è proprio questa la parola che cercavo senza dare definizioni troppo mostruose.
    Non lasciarti schiacciare però da queste sensazioni :)

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  3. Kamar è normale che ti manchi..il sentimento di cui parli l'ho provato anche io, è stato un momento in cui paradossalmente scrivevo meglio che mai..

    Ora ho fatto una digressione anche io!
    Spero di sentirti presto!
    Un bacio :)

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  4. Ciao, è la prima volta che commento, spero di non essere inopportuno.
    Adoro il fado,tu hai spiegato il senso del termine saudade molto bene.
    È un piacere ascoltare la musica che c'è in questo blog.

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  5. @ Chagall: ma ciao, certo che non sei inopportuno, anzi sei proprio il benvenuto. Ti ringrazio e mi auguro di leggerti spesso. Un grosso abbraccio. :)

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