Ero un po' titubante a scrivere queste mie considerazioni perché non vorrei che venissero mal interpretate, ma poi
chi se ne frega! il blog è mio, non lo prescrive mica il medico di leggerlo e pazienza se qualcuno traviserà. L'anno scorso pensavo che sarebbe stato il mio ultimo san Valentino da single, un po' lo stesso pensiero che faccio da 32 anni a questa parte, non so per quale motivo o su quali basi poggiasse questo mio pensiero scemo, forse sul fatto che pensavo di riuscirci sul serio, avendo in prospettiva altri dodici mesi, dimenticandomi che sono un caso molto disperato. No, non ho nessuna voglia di scrivere un post depresso, lamentandomi della mia triste e dura sorte, ecc. ma voglio solo cercare dell'obiettività in un campo come l'Amore, anche se in Amore la logica non esiste.
Come ho già detto in passato, non ho mai festeggiato san Valentino: vuoi perché ho avuto pochissime relazioni e per lo più atipiche e di breve durata, vuoi perché ero sempre single in quel giorno, vuoi perché...
boh! Ecco, io voglio cercare di capire questo
boh! che mi indispettisce, mi pesa e mi fa sentire diverso. Per carità, in un certo qual senso sono orgoglioso della mia diversità però...
che palle! Sì,
che palle! perché per una volta in vita mia, mi piacerebbe essere normale. Ok, normale non è proprio un termine chiaro e consono, ma usare la parola
omologato, al resto del mondo, ha intrinsecamente delle accezioni negative; ma nel mio discorso cercate di non tenerne conto. Sì, insomma; mi piacerebbe essere uguale agli altri con le stesse aspettative, gli stessi cliché e perché no, per una volta anche con quel romanticismo becero, bimbominKioso, stereotipato al punto da sembrare finto come la famiglia tipo del mulino bianco. Insomma, per una volta mi accontenterei anche di quella schifezza di baci perugina tanto biasimati a destra e a manca e che non ho mai ricevuto. Non necessariamente solo a san Valentino, ma anche in questo giorno. Non è che vedo a ribasso ciò in cui credo, anzi, ma mi ritrovo senza alcun gesto d'affetto né di romanticismo come si deve, ma neanche di quel romanticismo che ti fa cascar le braccia.
Il punto è che io non ho mai ricevuto niente da nessuno. Non è un po' troppo strano che alla mia veneranda età non ho praticamente nulla? Secondo me sì. Pensandoci bene, non ho neanche uno straccio di pensierino che mi ricordi quelle pochissime e brevissime relazioni atipiche che ho avuto. Perché? Non lo so. So solo che non ho nulla di materiale che attesti che per un attimo sono stato Felice in una dimensione di coppia; ciò mi fa riflettere e mi fa dubitare che un giorno io possa esserne capace. Mettendo da parte il lato materiale-consumistico, ecco, io non ho mai ricevuto un gesto d'affetto, una frase speciale, un bacio particolare, da chi mi ha voluto bene o quanto meno diceva di volermene. Non uso il termine amare perché nei miei 32 anni, nessuno mi ha mai detto "ti amo" (o neanche per scherzo e ce ne vuole!). Caspiterina, non è poi così difficile pronunciare un "ti amo": io l'ho detto credendoci veramente solo due volte e mezzo in vita mia. Il massimo della trasgressione è stato un "ti voglio bene", gli "anch'io" non li conto perché non hanno senso. Che significa un "anch'io"? Praticamente niente e diffidate da chi vi risponde solo così. Non è strano? Per me, anche troppo. Riflettendoci un po' su, non ho neanche una foto che testimoni queste relazioni atipiche; ok che non mi sono perso praticamente nulla, ma non è strano? Ok, che qualitativamente parlando hanno avuto un peso e un impatto pari a zero nella mia vita, però
boh! trovo tutto ciò un tantino inquietante, sarà forse che più di relazioni si dovrebbe parlare di storielle abortite quasi subito, alle quali non si è sprecato neanche una lacrima da parte di entrambi. Poi ci sono quegli amori non corrisposti ed io modestamente sono un campione e ne ho avuti parecchi, ma Seri con la esse maiuscola sono solo tre. Non ne parlo in questa sede perché ci sono i miei blog (questo e quello vecchio) in cui ne ho parlato fino alla nausea e sarebbe un'inutile ridondanza. Detto fra noi, giusto per darmi la zappa sui piedi, se tornassi indietro solo il primo me lo salterei a piè pari, ed è brutto da dire ma con MG ho sprecato inutilmente una valanga d'amore e di tempo (otto anni sono otto anni!), mentre con M. e RdS rifarei tutto ad occhi chiusi anche con la consapevolezza e la certezza che mi avrebbero spezzato il cuore, perché ne è valsa la pena Amarli. Ritornando al motivo per cui scrivo questo post e cioè indagare in quei
boh!, c'è una cosa che non capisco e a questo punto non capirò mai:
perché non ho mai avuto una relazione tale da poterla vagamente bollare come seria? Oddio, detta così sembra perché non sono serio, la riformulo meglio:
perché è così difficile e brutto innamorarsi di me? Sul serio, siamo miliardi e niente manco
'na cottarella, o un
ti rivolterei come un calzino, neanche
una notte di passione e via,
zero su zero, neanche una lettera d'amore, ma neanche un amore platonico verso di me. Ma com'è possibile? Io me lo chiedo e sbarello. Sul serio, non capisco, non ci arrivo. Non capisco cosa sbaglio, ammesso che ci sia uno sbaglio. Partendo dal presupposto che i sentimenti non sono un obbligo e di conseguenza non si può imporre alla gente di amarti solo perché tu vuoi essere amato, vorrei capire cos'è che mi sfugge e che senza troppi giri di parole credo influenzi in maniera negativa la mia vita, danneggiandone la qualità. Sinceramente dopo 32 anni quasi ininterrotti di singletudine, mi sarei anche scocciato di stare da solo e non credo che sia una cosa così brutta
non volerlo essere più. Gentilmente risparmiatemi la storiella che anche in coppia ci si può sentire soli perché vi credo sulla parola, ma vi faccio presente che tecnicamente non sono mai stato in coppia e quindi mi è stato negato anche quest'esperienza (che da un lato non ci tengo tanto a sperimentare e mi riferisco al sentirsi da soli quando si è fidanzati). Ora, quello che non capisco è questa maledetta discrepanza. Sì, esiste una grossissima discrepanza e no, non sono paranoico. La discrepanza di cui parlo è costituita da tutti quei feedback positivi che mi ritrovo, ma che ahimè non si concretizzano mai. Suvvia, se avessi avuto una ragazza o un ragazzo per ogni complimento ricevuto, a quest'ora darei ripetizioni a gente come Casanova e Rocco Siffredi. Io mi sarei anche stancato di sentirmi ripetere dagli amici, dai conoscenti e perfino dagli semi-sconosciuti delle belle qualità che ho, di quanto sia fantastico, della persona meravigliosa che sono e di
beato chi ti sposa.
Francamente me ne infischio direbbe Clark Gable nei panni di Rhett Butler. Mi vien voglia di strapparmi i vestiti e di urlare come un ossesso che mentite tutti, però... mettendo da parte l'emotività, puntando sull'obiettività, qualcosa di buono la devo avere visto che persone diverse mi dicono le medesime cose, un fondo di verità deve esserci per forza, anche se non necessariamente il fatto che lo ripetano persone diverse fa sì che una cosa diventi vera, ma direi plausibile, credo sia possibile. Ora mi chiedo, prendendo per vere queste buone qualità,
qualcuno mi spiega perché alla fine sono sempre solo? Se sono così fantastico come mi si dice, perché non c'è la fila? Com'è possibile che da un lato faccio incetta di feedback positivi, mentre dall'altro c'è il deserto a chiedere la mia mano? Ma com'è possibile? Ecco, a me piacerebbe saperlo. Mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse. Sul serio, a me questa cosa mi fa male, tanto male, e la mia vita ne risente in peggio. Sono convinto che si possa imparare dagli errori, ma la mia inesperienza è tale che ho veramente poco da passare sotto la lente di ingrandimento. Sul serio ho voglia di migliorarmi, di cambiare in meglio, di evolvermi (
oddio detto così sembro che sia un pokemon)... Non capisco dove stia l'errore che inficia tutto il mio ragionamento. Se mi si dicesse: guarda migliora qui, sviluppa là; starei come un dannato a lavorarci su, ma così... è un procedere alla cieca! Giuro che se per essere amato occorrerebbe saper fare un triplo salto mortale, starei già in palestra a perfezionarlo e a fare il quadruplo salto mortale. Se bastasse vincere un Nobel, mi impegnerei per vincerlo e lo vincerei; idem per l'Oscar o chissà che cosa. Ma ditemelo!
Cosa diavolo devo fare perché qualcuno mi ami? Cosa diavolo devo fare affinché qualcuno voglia passare il resto della propria vita con me? Ok, se non il resto della propria vita, almeno un po' di tempo con me; a questo punto mi va bene anche una notte di folle passione.
Se sono fantastico come mi si dice, perché alla fine nessuno sceglie me? A me tutto ciò fa male. Vi prego risparmiatevi la tiritera del tempo e che ancora non ho trovato la persona giusta: ora come ora vi sbrano non appena finite di dirlo. Anzi, turandomi il naso, aggiungo:
'ndo cazzo sta la persona sbagliata? Sul serio, passi che non ho trovato ancora la persona giusta, ma neanche una sbagliata? È un insulto alla mia intelligenza e alla mia stupidità! Ma com'è possibile? Non è strano?
Poi ci sono quelli che idealizzano il principe Kamar, ma che se ne sbattono alla grande di Francesco, dimenticandosi che siamo la stessa persona. Non è che il principe Kamar è migliore di Francesco o viceversa. Non è che siamo due entità distinte. Il principe Kamar è Francesco, Francesco è il principe Kamar. Quando scrivo e racconto le mie emozioni, i miei pensieri, i miei ricordi sono i miei, non di un'entità astratta. Il fatto che usi un nickname paradossalmente serve solo a distinguermi e ad essere unico. In pratica potrei tranquillamente scrivere i post con nome e cognome che tanto non cambierebbe nulla. Il nickname è più per una questione di privacy (degli altri che della mia). Eppure, mi lascia l'amaro in bocca leggere delle mail oscure dove si idealizza a tal punto il principe Kamar che viene rivestito di meriti che non ha mai avuto, di qualità che non ha e addirittura qualcuno gli attribuisce una storia, una vita che non esiste. Ci posso rimanere malissimo? Il bello è che poi si preferisce quest'immagine idealizzata distante anni luce da me, al sottoscritto, mi possono girare le scatole? Mi possono girare le scatole visto che non appena abbasso un po' le barriere la gente sparisce manco avessi la peste? Insomma volete capirlo che non sono un romanzo di Pirandello? È come se l'Amore mi rimbalzasse. Non riesco a spiegarlo.
Non riesco neanche a capire come devo muovermi. Io sono stufo di aspettare. Aspettare cosa non lo so, a questo punto. Ho provato a cercare l'Amore, ma niente. Allora, ho provato a non cercare, aspettando di essere trovato, ma niente lo stesso. Ho tanto Amore da dare ma nessuno che lo vuole. Tutto questo mio Amore che nessuno vuole, mi sta seppellendo. È sbagliato volere una risposta che estirpi il mio starci male? È sbagliato non voler essere più solo? È sbagliato volere qualcuno che mi ami sul serio?
Forse sono troppo
choosy perché sono legato ad un ideale romantico démodé, ma mi piacerebbe che la mia prima volta con un uomo fosse qualcosa di indimenticabile, così come il mio primo bacio con un uomo fosse speciale; che dietro entrambi ci sia qualcosa di più. Io per quanto mi sforzi non riesco a ricordarmi con chi, come, dove e quando è successo con una ragazza, tant'è che a volte dubito di averlo fatto veramente. Eppure sono più di una di sicuro, anche se non tantissime di sicuro. Credo di aver avuto 16 o 17 anni, ma non ne sono sicuro: ho rimosso tutto. Di solito quando rimuovo un ricordo è perché non era un granché, di sicuro non credo che mi sia piaciuto fino in fondo. Se dico che associo quei vaghi ricordi che ho del sesso alla fretta passo per sfigato? Fretta, perché di volta in volta veniva qualcuno a rompere le scatole, quindi bisognava terminare in fretta. Sarà per questo che sono in astinenza da due lustri (ossia dieci anni)? Cioè che invece di fare del sesso fatto male alla fine ho preferito non farne proprio sperando di rifarmi in futuro? Nei sogni mi piace un sacco, ma nel reale non sono mica tanto sicuro. Non lo so,
boh! Forse sono frigido o magari sono asessuale o più semplicemente ho avuto partner di merda (
bounjour finesse!). Anche questo mi condiziona parecchio, son confuso. "Confuso" perché sia con M. che con RdS, se ci fosse stata l'occasione, mi sarebbe sembrato naturale e bello fare l'amore come è naturale bere un bicchiere d'acqua, anzi avrei voluto farlo. Qualche volta sogno di baciare le labbra di M. e mi do del cretino per non averlo fatto sul serio quando ne ho avuto la possibilità, ma sinceramente pensavo che mi avrebbe baciato lui, visto che ero inesperto e prima di lui non avevo neanche pensato di potermi innamorare di un uomo e di essere attratto sessualmente da uno del mio stesso sesso.
Non so, a volte, non avete mai avuto voglia di fare un fascio di tutti i vostri principi, le vostre idee, i vostri sentimenti e poi prendere un cerino e dargli fuoco? Non vi viene voglia di fare del semplice sesso, tanto sesso con gente di cui non ricorderete neanche la faccia, solo per il gusto di placare degli istinti animali? Ecco, a volte mi chiedo se non stia sbagliando ad aspettare l'Uomo Giusto. Magari non esiste ed io mi perdo dietro stupide idee romantiche, dimenticandomi di vivere, perdendomi parte della mia sessualità.
Ma poi è così stupido voler incontrare il Grande Amore della propria Vita senza doversi sobbarcare nei mortificanti siti di incontri, ma facendo affidamento alla quotidianità? Per carità nulla contro chi li usa e contro chi è riuscito ad incontrare la propria anima gemella, anzi beati loro, ma io mi conosco e non ne caverei un ragno da un buco. Forse dovrei cedere anch'io e buttarmi nell'ebrezza del sesso sfrenato e libero, decretando ufficialmente la morte di tutto ciò in cui credevo, dicendo addio alle speranze di un Amore tutto mio. Ma se poi me ne pentissi, mica posso tornare indietro e cancellare tutto. Forse ho investito di troppe responsabilità la possibilità di riavere una mia prima volta, un mio primo bacio e gli annessi ricordi, che per dei motivi che mi sfuggono non ho avuto nella mia fase etero. Non lo so.
Mi piacerebbe avere delle risposte a tutti i miei dubbi e alle mie domande, mi piacerebbe ancor di più Amare ed essere Amato per quello che sono, essere Felice.
Al momento anche la felicità mi rimbalza come l'amore.
A chi ce l'ha fatta a leggere questo lunghissimo post catartico, auguro un buon san Valentino perché l'Amore è sempre bello, coltivatelo, voletevi bene e non smettete mai di Amare.
Ps: se avete le risposte (o suggerimenti) alle mie domande lasciatemele nei commenti o per mail, perché quest'impasse deve sbrogliarsi assolutamente e possibilmente al più presto che l'età avanza.
Per leggere altre mie considerazioni sul tema, basta cliccare sui link sottostanti (a vostro rischio e pericolo):
- Lettera sempre valida al Grande Amore della Mia Vita
- I miei auguri di buon San Valentino del 2012
- I miei auguri di buon San Valentino del 2011