È un periodo in cui sono caduto nell'indolenza più totale, ridestandomi di tanto in tanto per avere un'inaspettata iperattività che dura al massimo per un paio d'ore consecutive, per poi ripiombare improvvisamente in un'apatia peggiore di prima. Se alcune cose non fossero automatiche non respirerei nemmeno, proprio perché non ne ho voglia. Forse è colpa della dicembrite, di quell'involontario modo di costringersi a fare dei bilanci di cui francamente si vorrebbe fare a meno. Nel mio caso i miei bilanci sono inevitabilmente deficitari, buttandomi in un circolo vizioso pessimistico da cui è difficile fuoriuscirne. Proprio per questo motivo ho diradato le attività del blog, per sfuggire a quel punto della situazione giornaliero in cui tirare le somme per niente lusinghiere. Già va tutto tendezialmente storto, metterlo nero su bianco non fa proprio bene alla mia autostima in caduta libera. A proposito di caduta libera, anche il mio umore non scherza e mi sento come se fossi su di un ottovolante: un attimo prima rido come un matto, un secondo dopo sto per scoppiare in lacrime, il secondo successivo do spazio libero alla mia acidità e così via in un saliscendi di emozioni incontrollate. Forse è la stanchezza di un anno non semplice e né particolarmente brillante, forse sarà colpa della voragine esistente tra come mi immaginavo che fosse questo dicembre e come invece purtroppo sarà, ad indurmi a questa sorta di indolente apatia. Niente, neanche la mia fidata acidità riesce ad attivarsi in maniera costante per sopravvivere, figuriamoci l'ironia. Già so che queste vacanze natalizie saranno un piccolo inferno. Avrei bisogno di piacevoli sorprese inaspettate per riuscire a prender quota e riprendere a volare, ma allo stato attuale vedo all'orizzionte solo grossi dispiaceri, delusioni, lacrime e sangue... vale la pena subire tutto ciò e aggrapparmi ad un sogno che a giorni alterni svanisce per poi fare capolino?
È brutto da dire, ma credo di avere usato la mia indolenza a mo' di coperta di Linus per proteggermi dal fatto che mi sento particolarmente fragile in questo periodo. Proverò a buttarla via, sperando di riuscirci.
Questi momenti possono anche essere utili per aumentare la consapevolezza delle proprie scelte.
RispondiEliminaResta il confronto con una realtà che è difficile accettare, ma anche rifiutare. Se credessi in dio ti consiglierei di pregare, ma le uniche risposte le puoi avere solo guardando più a fondo nella tua anima.
In bocca al lupo!
Io credo che tu faccia bene a mettere nero su bianco i tuoi sentimenti.
RispondiEliminaA me serve a molto!
@ Old man: ho già delle risposte, solo che ci sono giorni che mi sembrano assurde.
RispondiElimina@ Still: spero che scrivere mi aiuti a togliermi da questa empasse.