I raggi del sole sul viso,
il vento tra i capelli,
quel senso di onnipotenza,
una grande fiducia nel futuro,
sentirsi libero, vivo,
padrone del mondo.
Forse si sentiva così Cosimo,
il Barone Rampante,
sulle cime degli alberi.
«Cosimo tutti i giorni era sul frassino a guardare il prato come se in esso potesse leggere qualcosa che da tempo lo struggeva dentro: l'idea stessa della lontananza, dell'incolmabilità, dell'attesa che può prolungarsi oltre la vita».
Il link l'ho già inviato ed è questo qua:
RispondiEliminahttp://principekamar.ilcannocchiale.it/2010/12/05/letterina_a.html