Mi sembra di stare in purgatorio perché non sono neanche degno dell'inferno. Passo le giornate come un'anima in pena aspettando che finisca tutto. Tutto questo schifo, tutto questo buio, tutto questo dolore dell'anima, tutto questo vuoto... Passo le giornate in una fortissima apatia. Di tanto in tanto mi sveglio da questo torpore apatico in cui sono piombato, ma dura poco. Va sempre peggio o forse più semplicemente non è mai andato meglio, ma riuscivo ad illudermi che qualcosa migliorasse, ci credevo, ci speravo. Lentamente scivola via tutto e in quel tutto scivolo anch'io. È brutto da dire, ma mi accorgo che più passa il tempo e non mi interessa proprio un bel niente: tutto mi sta diventando completamente indifferente. Incomincio ad essere indifferente verso me stesso, il mio presente e il mio futuro. Mi murerei vivo più che volentieri, in parte lo sto già facendo. Non credo più a niente. Perché continuare ancora quest'inutile agonia? Se non fosse che romperei le scatole creando disagi ad un bel po' di gente, avrei levato il disturbo da un bel po'. Se ripenso a quello che scrissi un anno fa circa:
in fondo che mi può succedere di peggio che non sia già accaduto?
Mi sbagliavo. Posso dire con gran cognizione di causa che al peggio non c'è mai fine e ogni qualvolta che penso di conoscere il suo limite, ecco che si va ancora peggio e si oltrepassa quel limite. Invece, il meglio ha una fine; ne sono certo: l'ho toccato con mano e finisce. Non mi ricordo quando è stata l'ultima volta che sono stato felice al 100% e per un periodo piuttosto lungo. Credo forse che sia stato verso la fine del 2008, in pratica un'eternità fa. Se ripenso alla mia scorsa estate, quando scrissi che ero ad un passo dal bollarla come la più brutta della mia vita, non avevo fatto i conti con questa. In fondo, l'anno scorso mi aggrappai con le unghie e con i denti ad una speranza. Grazie a quella speranza, riuscii a tenermi attivo perché pensavo stupidamente di essere quell'eccezione che non conferma la regola, quello con l'happy end a tutti i costi ... Blablablablabla. Balle, tutte balle! Non sono un'eccezione. Non sono una regola. Sono un errore. Tutto quello che volevo e per cui ho lavorato duro, alla fine è andato storto. Non è andato come doveva andare. E ora? Ora che dovrei ricominciare di nuovo da zero, non ho le forze per provarci, non ho voglia e non so neanche da che parte iniziare.
Se prima ci credevo fino in fondo ed ho lavorato duro provandoci ogni giorno ed è andato tutto male che più male non si può, per quale motivo ora che non me ne frega un bel niente di me e non vedo né un presente, figuriamoci un futuro, dovrebbe andare bene? A che pro continuare?
Quando la scorsa estate, mi fu paventato il fatto che forse il mio cuore non funzionasse a dovere e che ci fossero dei problemi seri; ero più o meno tranquillo perché non avevo (e non ho) paura di morire. La mia unica e più grande preoccupazione era che non avrei potuto continuare nella realizzazione del mio sogno, che non sarei riuscito a prendermi cura di... insomma, c'era qualcosa, qualcuno che rendeva la mia vita importante; motivo per cui dovevo essere forte nonostante tutto.
Ecco, se mi succedesse ora non mi importerebbe; al massimo mi gaserei per organizzare la mia dipartita.
Comunque, la mia carcassa esterna per quanto non mi piaccia funziona bene; la scorsa estate era solo un falso allarme dovuto ad un eccesso di preoccupazione di un medico.
Il punto è che detesto perdere tempo ed io ora lo sto proprio sperperando in una maniera vergognosa e non riesco a ribellarmi a questo circolo vizioso di inutilità.
Mi sento in purgatorio: indegno per le gioie del paradiso, indegno per le pene dell'inferno.
L'unica cosa che mi sento di consigliarti è di non stancarti mai di lottare per avere un futuro migliore. ti capisco perfettamente.
RispondiEliminaUn abbraccione ;)
Grazie! :*
EliminaPer quello che vale ti mando pure io un abbraccio.
RispondiEliminaGrazie! :*
EliminaPrincipe... nelle tue parole rivedo me stesso... speravo tanto che nessuno avrebbe passato quel che passai io vent'anni fa...
RispondiElimina... a diciassette anni, desiderare di essere bocciato... a diciotto, sentirsi brutto, sciocco e vecchio... un peso per la famiglia e per la società...
RispondiElimina... a diciannove, rimuginare sul proprio suicidio ripensando al suicidio del figlio del vicino di casa...
RispondiElimina... che periodo buio :-)
RispondiEliminaSpero che tu sia riuscito a superare questo periodaccio, ma sai che ti facevo un ragazzino?
EliminaP.S. Ho sbagliato smiley, scusa.
RispondiEliminaUn abbraccio....non mollare.
RispondiEliminaDatti tempo, non mollare, e vedrai che qualcosa si smuoverà.
Magari non quello che ti aspettavi, ma come dici tu non c'è limite al meglio.
Non mollare ti prego! In un qualche angolo buio dentro di te troverai la forza per ripartire nuovamente, fidati. Un abbraccio!
RispondiEliminaMe lo auguro. Grazie! :*
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