Mi sembra di essere tornato indietro di quattordici anni: cambiano i coprotagonisti, cambiano le situazioni, cambiano le dinamiche, cambiano i luoghi, cambiano le sfighe; ma il mio stato d'animo è lo stesso, non differisce di una virgola. Provo le stesse cose e non sono bastati quattordici anni, né la maturità presunta acquisita, né l'esperienza, né il tempo o chissà cos'altro. Ho la stessa amarezza, lo stesso sentimento di smarrimento, lo stesso senso di vuoto e di sconfitta, più quella consapevolezza che il divario, tra ciò che vorrei che fosse e ciò che è realmente la mia vita, è diventato incolmabile. È tutto così dannatamente uguale. Ogni volta, prima di fare qualcosa, non posso fare a meno di pensare che non vale la pena farla perché tanto non cambierà mai niente. Ormai a furia di sguazzare nel peggio mi ci sono assuefatto e se primo pensavo a ribellarmi, ora accetto tutto passivamente perché tanto andrà sempre peggio. L'estate non aiuta questo mio stato d'animo infelice: amplifica e penetra sotto la pelle. È tutto così dannatamente uguale a quello che provavo prima del grande tilt e della caduta nel grande buco nero che tentò di fagocitarmi; c'è di diverso solo il fatto che non ho ancora avuto neanche un attacco di fame nervosa. Dovrei esserne contento, ma non ci riesco e continuo sempre a sentirmi con le spalle al muro.
Lascia ch'io pianga mia cruda sorte,
E che sospiri la libertà!
E che sospiri, e che sospiri la libertà!
Lascia ch'io pianga mia cruda sorte,
E che sospiri la libertà!
Il duolo infranga queste ritorte
De' miei martiri, sol per pietà
Lascia ch'io pianga mia cruda sorte,
E che sospiri la libertà!
E che sospiri, e che sospiri la libertà!
Lascia ch'io pianga mia cruda sorte,
E che sospiri la libertà!
Aria di Almirena (Scena IV - Atto II) tratta dal Rinaldo di Georg Friedrich Händel
Sì, succede che nella vita si torni ciclicamente indietro per ripercorrere strade che pensavamo lasciate alle nostre spalle... io ad esempio sto tornando il diciottenne solitario, sognatore e strafottente che ero prima di certi eventi... a breve, credo che tornerò anche ufficialmente vergine.
RispondiEliminaNo, non è affatto bello.
Se dovessi tornare indietro e rivivere qualcosa preferirei rivivere i miei 17 anni o al limite mi accontenterei la fine dei 28 dove almeno avevo raggiunto un seppur equilibrio precario ma almeno stavo bene e avevo fiducia, ma rivivere il peggio del peggio... ecco non sono proprio preparatissimo per farlo. :(
EliminaVorrei commentare qualcosa, ma quello che scrivi suona come una condanna così inappellabile che è difficile dire qualcosa (ed essendo passato in qualcosa di simile posso almeno immaginare quanto faccia male). Solo una cosa posso dirti: coraggio!
RispondiEliminaIn effetti al momento attuale mi sembra una condanna inappellabile, spero che passi in fretta.
EliminaPerchè non ti fai un bel viaggio? distogli la mente da tutto per un po!!! Forza!
RispondiEliminaMagari potessi farlo! Al di là che non potrei permettermelo, perché al limite in qualche modo i soldi li trovo, il problema principale è che non posso lasciare tutto sulle spalle di mia sorella ora, perché non si può abbandonare la nave mentre affonda se non si sono messi tutti in salvo.
Eliminaso che è difficile, complicato, ma...
RispondiEliminaaggrappati a qualcosa, aggrappati a qualcuno.
è l'unico modo per uscire da queste sabbie mobili.
un bacio.
Ci sto provando ad aggrapparmi a qualsiasi cosa ma ho sempre l'impressione che siano cose così fragili che non riusciranno a tenermi a galla a lungo. :*
EliminaOggi non so cosa dirti nemmeno io.
RispondiEliminaTiriamo avanti Kamar.
Un saluto.
http://www.youtube.com/watch?v=ZHLOqsqxlw4
Non devi dire nulla, prima o poi mi passerà o forse no. Devo ancora imparare a gestire al meglio quello che provo, compreso il dolore e non è facile.
EliminaUn grosso abbraccio
Ps: spero che tu stia bene. :*