Ultimo dell'anno e tempo di bilanci: del primo non me ne frega un granché perché in fin dei conti è un giorno come un altro, del secondo non mi va di farli perché sono tutti deficitari. Il 2012 è stato un Annus Horribilis, sotto molti aspetti che non voglio rivangare perché li ho ribaditi fino alla nausea. Giusto per curiosità, sono andato a rileggere il post dell'anno scorso e non ho potuto fare a meno di sorridere amaramente:
Dovrei fare la lista dei buoni propositi, ma siccome son quasi sempre gli stessi alla fine mi auguro solo che il 2012 sia un anno ricco di belle sorprese, di sicuro peggio di questo 2011, del 2010 e del 2009 non potrà mai essere.
Ebbene, signore e signori, questo 2012 è riuscito ad essere un anno di merda a palate, giusto per usare un francesismo. Tranne pochissime cose, il resto sarà dura da dimenticare in fretta. Vorrei poter dire che questo nuovo anno sarà migliore, ma i presupposti non ci sono e ad eccezione del fatto che non sia raffreddato, lo finirò e lo inizierò allo stesso modo di un anno fa e mi viene un'angoscia che non potete immaginare, ma dovrò fingere che andrà tutto bene, magari a furia di ripetermelo incomincio a crederci sul serio.
Dei miei buoni propositi non sono riuscito a realizzarne nemmeno uno, in compenso ho spazzato via tutto quello in cui credevo e mi ritrovo a fare anche questa volta tabula rasa. Mi piacerebbe poter capire dove sbaglio, magari riesco a correggermi; ammesso e non concesso che ci sia qualcosa da correggere.
Mi piacerebbe poter scrivere, fra un anno, che il mio bilancio finale è positivo; per questo motivo ho intenzione di scrivere una lista cartacea di quello che vorrei fare in questo anno e di spuntare di volta in volta i punti esauriti. Ad essere sincero, mi sento un po' smarrito per quello che mi attende, anche perché nel bene o nel male ho sempre cercato di andare avanti con un progetto-sogno ben preciso in testa. Questa volta non ce l'ho. Non so se sia un bene o un male. Ho intenzione di andare a ruota libera, possibilmente senza voltarmi mai dietro. Non mi resta che augurarvi che tutti i vostri sogni più belli possano realizzarsi, in modo tale da poterne fare altri ancora più belli di quelli precedenti. Divertitevi in compagnia o da soli, ma sempre con la testa. Vi abbraccio tutti, ci vediamo l'anno prossimo, io per precauzione un bel dito medio alzato alla sfiga, alle cose brutte, alle persone malvagie e alla patacche umane; lo metto lo stesso e canticchio questa per scongiurare lo schifo di questo 2012:
Look inside
Look inside your tiny mind
Now look a bit harder
Cause we're so uninspired, so sick and tired of all the hatred you harbor
So you say
It's not okay to be gay
Well I think you're just evil
You're just some racist who can't tie my laces
Your point of view is midieval
Fuck you
Fuck you very, very much
Cause we hate what you do
And we hate your whole crew
So please don't stay in touch
Fuck you
Fuck you very, very much
Cause your words don't translate
And it's getting quite late
So please don't stay in touch
Do you get
Do you get a little kick of being slow minded?
You want to be like your father
It's approval your after
Well that's not how you find it
Do you
Do you really enjoy living a life that's so hateful?
Cause there's a hole where your soul should be
Your losing control of it and it's really distasteful
Fuck you
Fuck you very, very much
Cause we hate what you do
And we hate your whole crew
So please don't stay in touch
Fuck you
Fuck you very, very much
Cause your words don't translate and it's getting quite late
So please don't stay in touch
Look inside
Look inside your tiny mind
Now look a bit harder
Cause we're so uninspired, so sick and tired of all the hatred you harbor
Fuck you
Fuck you very, very much
Cause we hate what you do
And we hate your whole crew
So please don't stay in touch
Fuck you
Fuck you very, very much
Lily Allen (Fuck you - Album: It’s Not Me, It’s You - Anno: 2009)
Ho
sperato fino all'ultimo di sbagliarmi perché il
mio piccolo Raggio di Sole non può deludermi così,
mi ha detto rimaniamo Amici e
invece... Invece
niente! Si è dimenticato anchedel
mio compleanno. Stupido io ad essermi fidato, ad averci sperato...
Per carità non pretendevo chissà che cosa, volevo solo un piccolo
gesto d'affetto che mi dimostrasse che ci tiene a me. Mi sarebbe
bastato anche un semplice auguri,
scritto sulla bacheca di facebook. Il mio amico S. mi aveva detto di
non sperarci più di tanto, perché è fatto così, perché è
strano, ma è una brava persona. Pensavo che dopo tutto il male che
m'ha fatto, quella promessa di dirci tutto in faccia, quella promessa
di essere Amici la mantenesse. Ora non so che cosa intende Lui per
Amicizia, ma non so che farmene di un rapporto monco ad
intermittenza, un numerino in più fra gli amici di facebook.
Semplicemente, quando avevo bisogno di Lui, Lui non c'era. Che se la
sia presa per una mia risposta acida dettata da un momento di dolore
e sconforto? Cazzo, ma essere amici significa anche saperle incassare
e farmi notare che ho detto una fregnacciata! È troppo comodo essere
amici quando va tutto bene e non ci sono problemi. Mi sono sentito
abbandonato, tradito, preso in giro... Non è la prima volta che mi
capita di perdere un amico, ma è la prima volta che perdo una
persona che ritenevo importantissima per la mia vita, che pensavo
fosse mia Amica. Pensavo che la sua età anagrafica fosse sintomo di
una certa maturità, ma invece mi sbagliavo: o ne hai 32 come me o ne
hai una cinquantina, ciò che sei non cambia di una virgola. Ho la
tentazione di lasciar libera la lingua e far fuoriuscire tutto il
dolore, l'amarezza, i cattivi pensieri... ma non è giusto. Non per
Lui, ma per me. Mi sono sempre comportato correttamente con Lui,
quando ho sbagliato ho chiesto scusa riconoscendo i miei errori;
pensavo di meritarmi rispetto e affetto, ma a quanto vedo non è
così. È una grande delusione per me, probabilmente è la Mia più
Grande Delusione della Mia Vita. Non è la questione dei mancati
auguri a farmi male, non sono mai stato fiscale su queste cose, anzi
ho sempre scrollato le spalle e mi sono fatto scivolare tutto. È il resto che mi fa male, come il sentirmi usato
probabilmente solo per aumentare il suo ego o chissà cosa. Non ce la
faccio neanche più a giustificarlo ogni volta che c'è una sua
mancanza. Sono stufo di dover interpretare il suo silenzio del cazzo,
arrovellarmi per capire se sta bene o no; se ha bisogno dei suoi
spazi o ha bisogno di una presenza amica vicina; se è successo
qualcosa oppure no; se è troppo triste da avere il bisogno di stare
da solo o se invece è troppo felice che non sente il bisogno di
condividere questa felicità con me; se l'ho offeso oppure no. Ho
bisogno di parole, perché non sono nella tua testa e nel tuo cuore.
Ho bisogno di fatti concreti. Ho bisogno di capire se nei suoi
confronti mi sto comportando come un Ottimo Amico o se invece mi sto
comportando come una Merda. Insomma, non mi sembra di chiedere la
luna! Non mi sembra di chiedere l'impossibile. Poteva tranquillamente
dirmi smettila di rompermi le scatole e vattene per la tua strada, ci
sarei rimasto male ma non avrei detto A. Invece, si barrica dietro il
silenzio e mi lascia in preda ad una miriade di dubbi. Cosa ancora
peggiore, ne approfitta del mio stato di fragilità, del fatto che ho
perso ogni mio punto di riferimento e che nulla va come dovrebbe
andare, del fatto che ne sono ancora maledettamente innamorato... E
ma io leggo sempre il tuo blog!Non
so se sia vero o meno, ma è da un bel po' di tempo che esprimo il
mio malessere qui sul blog, esprimendo il mio bisogno di averti
vicino come Amico, ma niente! Probabilmente mi sono pure umiliato,
mostrando a tutti quanto fossi fragile e avessi bisogno di sentirti vicino, anche con un banale come stai?. Se hai letto e non hai fatto niente... sei stato uno stronzo
crudele, se invece non l'hai letto sei semplicemente uno stronzo bugiardo, non
solo, sei uno spergiuro perché ti avevo chiesto di essere sincero
con me, anche quando esserlo significava farmi del male. Ovvio, alla
fine di tutta questa storia succederà che io sarò il mostro e tu la
mia vittima; ah no, mi dirai che ho
fatto tutto io.
No, non ci sto, mio piccolo Raggio di Sole, al massimo siamo entrambi
carnefici e vittime in egual misura. Entrambi abbiamo fatto degli
errori. Più e più volte ho ammesso i miei, ma posso ancora fidarmi di te? Come so che non mi deluderai di nuovo?
Non
ha mai dimenticato un compleanno o una data importante, è uno che ci
tiene a queste cose. Ha sempre fatto gli auguri di buon compleanno a
tutti, anche a cani e a porci. Son dunque sciocco ad averci sperato?
Sì. Sono stato uno stupido a pensare di essere speciale e importante
per Lui, da meritarmi almeno un semplice auguri? Sì.
Sono amareggiato. Sono molto deluso. Se me l'avesse fatto qualcun altro ci sarei rimasto male giusto il tempo di bere un bicchier d'acqua e sarei andato avanti come se nulla fosse, ma da te... non posso cancellare tutto come se non fosse successo niente. Il dolore c'è, è reale e fa molto male. Mi fa ancora più male il sapere alla fine di tutto, di essermi parlato addosso e che non riceverò risposta ma solo un maledettissimo silenzio.
È colpa mia che ho lasciato correre troppe cose, sono stato accondiscendente e ti ho permesso di calpestare i miei sentimenti senza ribellarmi.
Non doveva finire così. Non doveva mai essere scritto un post del genere. Sei stato il mio Raggio di Sole, tutte le cose belle che mi hai dato non le dimenticherò mai, le custodirò gelosamente come il tesoro più prezioso; e poco importa se alcune potrebbero essere frutto di bugie non tanto velate. Poco importa se sei stato Crudele nell'esserti spacciato per il Grande Amore della Mia Vita, nel mio vecchio blog; sapevo che eri tu, non sono mica scemo, mi piacevi, per un attimo c'ho creduto veramente che mi amassi anche tu, per un attimo sono stato FELICE da impazzire. Ho amato i tuoi buongiorno che mi hanno illuminato giornate molto buie e tristi. Ora dico basta. Sarà difficile dimenticare il peggio di te che mi hai dato. È difficile ammettere che un rapporto umano che ritenevo importante sia morto e seppellirlo per sempre. È giusto così. Non posso distruggere anche quel po' di bene che ho avuto: non è giusto trasformare un Raggio di Sole in un Fuoco Fatuo.
Non so ancora se gli scriverò un'ultima mail, forse sì, forse no. Ho esaurito tutta la mia pazienza e il mio voler fare tabula rasa per dargli un'altra opportunità. Se vorrà la mia Amicizia, deve farmi ricredere su Tutto e faticare. Difficilmente accadrà, visto che tra i due ero io quello che ci tenevo di più. Mi dispiace aver perso un Amico e aver guadagnato un numerino di facebook; non poteva esserci regalo peggiore per il mio compleanno.
Invece, un grazie speciale va a tutte quelle persone che mi hanno fatto ieri gli auguri per il mio trentaduesimo compleanno, ma soprattutto a quelle persone che mi sono state vicino in quest'anno di merda e che non erano tenute a farlo, indipendentemente se mi hanno fatto gli auguri o meno, grazie di cuore a voi!
Mi aspetta un anno per ricominciare a Vivere sul serio, spero di riuscirci; questa volta sarò da solo ed è meglio così, ma avrò delle persone speciali che saranno con me. Avrei preferito avere anche RdS con me, al mio fianco, perché lo ritenevo più speciale degli altri, ma non sarà così: purtroppo anche le cose belle finiscono.
Reborn and shivering
Spat out on new terrain
Unsure unconvincing
This faint and shaky hour
Day one day one start over again
Step one step one
I'm barely making sense for now
I'm faking it I'm pseudo making it
From scratch begin again but this time I as I
And not as we
Gun shy and quivering
Timid without a hand
Feign brave with steel intent
little and hardly here
Day one day one start over again
Step one step one
I'm barely making sense for now
I'm faking it til I'm pseudo making it
From scratch begin again but this time I as I
And not as we
Eyes wet toward
Wide open frayed
If god's taking bets
I pray He wants to lose
Day one day one stairt over again
Step one step one
I'm barely making sense for now
I'm faking it til I'm pseudo making it
From scratch begin again but this time I as I
And not as we
Alanis Morissette (Not as We - Album: Flavors of Entanglement - Anno: 2008)
È passata da poco la mezzanotte, se non fosse stato per il calendario e i botti neanche mi sarei accorto che oggi è Natale! Oggi (NdPK il giorno della vigilia) è stata una giornata quasi primaverile che invogliava ad andare al mare. Certo, poi alla fine non ci sono andato perché mi scocciava farmi quaranta minuti di macchina, ma soprattutto perché volente o nolente sono rimasto invischiato nei preparativi per il cenone di Natale. Mi sarebbe piaciuto andare al mare, perché mi avrebbe aiutato a schiarire un po' le idee o più semplicemente mi avrebbe aiutato a sentirmi più leggero. Paradossalmente non amo il mare d'estate perché ci sono troppi scocciatori a guastarmelo e poi, indipendentemente dalla lozione protettiva, mi scotto sempre. Oggi è Natale, ma io lo ricordo per un altro motivo. Oggi sono 7 mesi esatti da cui il mio mondo è andato in pezzi ed io con lui. Ho provato ad andare avanti e in un certo qual senso sto tentando di farlo, ma ho lasciato lì tutte le macerie. Non me la sono sentita di raccoglierle, ho preferito rimanerci sotto. Non volevo scrivere questo post, ma con la scusa delle feste so che passerà inosservato ed è meglio così. Lo scrivo per me stesso, più che per gli altri. Probabilmente alcuni cari amici storceranno il naso, nel caso leggessero questa mia piccola mania di fare "bilanci", che preferisco chiamarli punti della situazione. Cos'è cambiato in questi 7 mesi? Sotto un certo punto di vista, non è cambiato niente. Forse è anche giusto che sia così, perché l'Amore non può di certo sparire dalla sera alla mattina. Sotto altri aspetti, c'è una mia maggiore consapevolezza. Accanto all'immutabilità e alla consapevolezza, c'è sempre una cosa che detesto nei suoi aspetti negativi chiamato silenzio. Ecco, il silenzio di cui parlo non è quello utile che ti serve a capire e a capirti, non è neanche quel senso di pace che ti fa sentire giusto con un tuo posto nel mondo, ma è quella specie di blob indistinto che avvelena l'anima e ti fa avere momenti di buio frequenti, lasciandoti nell'incertezza e in balia di fraintendimenti. Nel corso di questi 7 mesi ho ricevuto tanto calore e affetto, ma nello stesso tempo ho avvertito un forte senso di solitudine amplificato da messaggi e mail che hanno frainteso tutto quanto avevo scritto qui sul blog, portandomi in alcuni momenti vicino alla voglia di chiuderlo per sempre. Certo, la colpa è pure mia che spesso e volentieri mi trincero dietro una coltre sibillina, in parte per una questione di privacy mia e di chi (ho) am(at)o, in parte per una questione molto semplice e pratica che nasce dal fatto che parlarne mi fa ancora tanto male e non so ancora quando smetterà (se mai dovesse smettere) di far male. Non tutti hanno capito che il dolore che provo non è solo dovuto ad un amore non corrisposto e alla fine di tutti quei sogni e progetti ad esso collegato, per il quale in un certo senso "mi sono rassegnato" (ecco la consapevolezza di cui parlavo prima), ma per la perdita di un'Amicizia. Lo so che ho sbagliato ad innamorami di un amico, non c'è bisogno di mettere il dito nella piaga, ma non sono stato io a decidere di innamorarmi di Lui, ma è successo e basta. Quando gli ho confessato più e più volte i miei sentimenti, così come tutto quello che ho fatto e non ho scritto qui sul blog, l'ho fatto perché dovevo rischiare. Non potevo fare altrimenti. Non mi è andata bene, pazienza! L'ho perso per sempre e ciò è difficile da superare. Non passa giorno in cui non lo pensi e non mi preoccupi per Lui. Non passano giorni in cui Lui non mi manchi. Ma attenzione, Lui mi manca soprattutto come Amico. Sto male per questo e può sembrare assurdo, ma io mi sento smarrito perché ho perso la mia ancora di salvezza, il mio punto di riferimento. Con ciò, non voglio sminuire i miei amici E. e S. che mi sono sempre stati vicini e che in un certo qual senso sono anche loro le mie ancore di salvezza (dovrei anche ringraziare molti miei lettori e amici che mi sono stati vicino, grazie anche a voi!), e loro lo sanno. Non so se è stata colpa mia ad averlo allontanato da me con una rispostaccia amara, acida e che purtroppo non riesco a rimangiare perché continuo a sentirla vera. Mannaggia a me che ho un caratteraccio! Però non capisco. Sì, non capisco. Ti sei offerto di restarmi amico ed è quello che nonostante tutto voglio dal più profondo del mio cuore. Ecco, se sei mio Amico, possibile che non sei riuscito a capire che quella mia "rispostaccia" era dettata dal dolore? Gli Amici non ti stanno accanto anche quando ti comporti da perfetto stronzo imbecille? Possibile che da metà ottobre ad ora, ti sei calato nel silenzio più assoluto e mi hai completamente ignorato, per non dire che mi sono sentito trattato come un paria? Scusami, ma poi ad un certo punto è scattato in me una cosa schifosissima chiamata Orgoglio. Sì, anch'io ce l'ho. Perché poi mi viene pure il dubbio che tu non senta la mia mancanza e che ti sia completamente indifferente. Sto facendo una faticaccia per non scriverti e chiederti come stai. Insomma, mi chiedo che razza di amicizia tu facevi riferimento? Ho ribadito più volte che un'amicizia alla numerino in più di facebook non so proprio che farmene. Probabilmente sono sbagliato io, ma continuo ad essere sempre la stessa persona di prima, la stessa persona di 7 mesi fa, la stessa di un anno e mezzo fa, la stessa di due anni fa... Cos'è cambiato? Per carità, ognuno è libero di cambiare idea, di escludere una persona perché inficia la propria vita e ne danneggia la qualità, ma non sarebbe stato più semplice dirmelo senza mezzi termini che nascondersi dietro il silenzio? Maledetto silenzio a cui ho dedicato fatiche ed energie per cercare di interpretarlo nella maniera più corretta possibile, con il risultato di ritrovarmi un cuore spezzato e una sfiducia pesante verso tutti, me stesso e il mondo intero, per poi alla fine non capire un cazzo! Sto facendo una faticaccia a mandare nell'oblio tutto il male che involontariamente e volontariamente mi hai fatto, sto cercando di trattenere vicino a me tutte le cose belle che mi hai dato e mi hai insegnato. Ho bisogno di capire se esiste o meno un rapporto sano e civile fra di noi. È pure stupido che lo scriva ora qua sul blog, così come vado a ripeterlo più volte sempre qui da metà ottobre, ma sono ancora maledettamente orgoglioso. Probabilmente hai smesso di leggerlo e quindi è fatica sprecata, ma ci provo lo stesso, sperando di riuscire a raccogliere abbastanza coraggio per scrivertelo su una mail. A dire il vero, quello che più mi spaventa non è scriverlo su una mail, quanto la possibilità di non avere risposta, un po' come la mail che ti scrissi a capodanno e che non ho mai saputo se l'avessi letta o meno, dato che hai usato come al solito l'arma affilata del silenzio.
Sono uscito sul balcone per prendere una boccata d'aria ed ho continuato a riflettere su cosa non avessi io che gli altri uomini che hai amato avevano o pensavi che avessero e che per un po' ci hai creduto. Lo so, è una cosa stupida, un giochino scemo che non serve a niente. Però, un po' ci penso al fatto che sono sempre io quello ad essere scartato e non ho mai capito il perché, soprattutto quando chi ho amato mi decantava le mie qualità, ma poi alla fine non sceglieva mai me. Mi sa che questo è il vero terzo mistero di Fatima! Ahahahahahah!
Oggi ci sarà il tradizionale pranzo di Natale, anche quest'anno sarò il numero dispari, ormai è una brutta costante che mi accompagna da sempre. Anche quest'anno non ci sarà nessuno accanto a me. Quel posto rimarrà vuoto ed io continuerò a sentirmi incompleto e a metà per tutta la giornata. Quest'anno credevo di riuscirci a non essere quel numero spurio, ma non ce l'ho fatta. Magari, prima o poi, ritornerò ad essere orgoglioso di questa mancanza dell'altra mia metà. Orgoglioso di essere solo. Non di certo domani, è troppo presto. Ma è giusto che sia così, ognuno ha i suoi tempi e i miei sono ahimè lunghi; ciò significa da un lato che ciò che provavo era genuino e non un capriccio e né tanto meno un'infatuazione. Non sono triste, a dire il vero neanche felice, e questo post è scritto serenamente senza recriminazioni verso nessuno, ma solo con tanta voglia di appuntare queste riflessioni per cercare di capire. Tra due giorni è il mio compleanno. Tra due giorni saprò se ci sarà o meno la Mia più Grande Delusione. Ho l'ansia. Vorrei che non accadesse, perché nonostante tutto io ancora mi fido di Lui. Ho bisogno, però, di un segno della sua presenza e perché no anche di un suo cazziatone. Ammetto che questo post è bello lungo, probabilmente confusionario. Non voglio rileggerlo, l'ho scritto di getto e pazienza se ci sono errori grammaticali, sintattici e ortografici. Avevo il bisogno di scriverlo e l'ho fatto. Ora non mi resta che augurare un buon Natale a chi è credente e a chi non lo è come me, buone feste, buone vacanze o qualsiasi auguro vogliate ricevere. Aspetterò per un po' Babbo Natale o che il resto della Famiglia Reale ritorni dalla messa, ma un Babbo Natale come questo della foto col suo pacco dono e che mi riscaldi mi farebbe comodo. Mi farebbe ancor più comodo che esaudisse la mia letterina stupidina di qualche giorno fa, sì che allora sarebbe un bel Natale.
Buone feste, soprattutto a te che ti sei fermato a leggere queste mie riflessioni un po' bislacche!
come stai? Spero che gli acciacchi dell'età non ti abbiano messo ko, ma pure tu che ancora vai in giro per il mondo con quel freddo, senza metterti la maglia della salute... non è che sei messo proprio bene, eh! Comunque, ti ricordi di me, vero? Sono quel principino buonissimissimissimo che una volta ha messo nella canna fumaria un tritacarne perché voleva preparare degli hamburger squisitissimi per le tue povere affamate renne, dimenticandomi che loro sono vegetariane. Non volevo mica ucciderti, stavo solo cercando di far fuori quell'antipatico Topastro dei dentini puzzone. Un'altra volta, invece, per sbaglio ho tentato di farti fuori con la mia balestra. Mi scuso per quell'incidente, ma ti avevo scambiato per quell'idiota di Cupido che non ne combina mai una giusta. Ogni volta gli scrivo tutte le informazioni, l'ultima volta oltre all'indirizzo gli ho dato anche una sua foto, ma lui niente! Vatti a fidare di un putto con le ali! Scusami, sto divagando troppo come al solito e non ti ho ancora ringraziato per il regalo dell'anno scorso. Andiamo per ordine. Grazie per aver esaudito la mia letterina dell'anno scorso. È stata la prima volta che mi hai portato ciò che ti ho chiesto, certo me l'aspettavo diversamente ma sono "contento" lo stesso. Quando ti ho chiesto di portarmi il mio Grande Amore della Mia Vita, ti avevo messo anche una piccola postilla con nome, cognome e indirizzo per facilitarti il suo rapimento. Invece, vedendoci meglio, molto più di me, hai preferito dar retta alla seconda parte della frase e a prendere per buono il punto in cui dico se non dovesse essere lui, scovamelo e portamelo qui perché ne ho bisogno. Da professionista, hai finito per non portarmi nessuno perché non esiste il mio Grande Amore della Mia Vita. Tanto di cappello, anche se ammetto che all'inizio ci sono rimasto malissimo. No, se te lo stai chiedendo, non sono stato io ad avvelenarti Rudolf, sarà stato qualcun altro a cui non hai portato il regalo richiesto. Ti consiglio di cambiare elfi e di prenderti aitanti baldi giovani come quelli della foto per farti aiutare nel tuo duro lavoro. Comunque, stavo dicendo, quest'anno sai benissimo che il mio 2012 è stato quasi completamente un annus horribilis (non fa più figo che dire anno di merda a palate? Apprezza la chicca linguistica!), nonostante tutto, anche se avevo tutto il diritto di far passare le pene dell'inferno a molta gente che ha contribuito a rendermelo tale, sono stato buonissimo e non ho spedito nessuno all'altro mondo, né fatto altre sciocchezze del genere. Quest'anno, per ringraziarti del bel regalo dello scorso Natale, avevo pensato di non scriverti alcuna letterina per esonerarti da venire qui nel Regno; poi ho realizzato che c'è ancora una cosuccia che vorrei e che desidererei tantissimo. Non incominciare a sudar freddo, perché giuro che è una cosa semplicissima. Proprio perché è semplicissima ti chiedo di portarmela due giorni dopo il Natale, cioè il 27. Come ben saprai da quella chiacchierona della Fata Madrina che non sa tenersi un cecio in bocca (che le possino...), sai che quel giorno c'è un'alta probabilità che io riceva una grossissima delusione da una persona a me molto cara e che ha un posticino speciale nel mio cuore. Ecco, vorrei che tu gli ricordassi semplicemente di non deludermi. Tutto qua, non pretendo chissà quale grande sorpresa, mi accontento di pochissimo, ma quel pochissimo vorrei che venisse dal cuore e fosse sincero (ho già lasciato un promemoria su facebook). Ho assolutamente bisogno di avere la dimostrazione che dietro delle parole ci sono anche dei fatti concreti e tangibili. Ho bisogno di dire al mio amico S., ma soprattutto a me stesso che non mi deluderà, che questa volta non mi darà una grossissima delusione, perché è mio Amico, perché mi vuole bene. Per carità, se dovesse succedere... se dovesse deludermi, è inutile dire che non ci rimarrò male, quando non sarà così. Ci rimarrò malissimo, ma me ne farò una ragione, infatti sto già esorcizzando in ogni modo possibile questa mia grande paura. Spero che come l'anno scorso non mi hai portato niente, perché io non ce l'ho un Grande Amore della Mia Vita tutto mio e che ami solo me e me soltanto, riuscirai quest'anno a dare una spinta e a non farmi restare deluso.
Ti ringrazio anticipatamente e ti ricordo che sei 'er meglio de tutti! Ok, il mio romanesco non è un granché ma il concetto è quello. Per contraccambiare il tuo bel gesto, mi offro volontario per selezionare nuovi elfi da assumere, tra tanti baldi e aitanti giovani, come quelli della foto, che non aspettano altro che lavorare per te. Con tanto affetto, il tuo
Ipotizzando per un attimo che i Maya abbiano ragione e la fine del mondo accada il 21 dicembre (sì, lallero! Credici!), mi sembra giusto fare non il punto della mia situazione, che si sa essere molto disastrosa, ma l'elenco, ovviamente non esauriente, di tutte quelle cose che avrei voluto realizzare, che non ho realizzato e che a causa della fine del mondo non realizzerò mai. A dire il vero, visto la brutta piega che ha preso la mia vita e lo schifo del mondo circostante, non realizzerò ugualmente, purtroppo.
Avrei voluto ricevere quel bacio mozzafiato che ti fa girar la testa e tremare le gambe;
avrei voluto essere Amato sul serio per quello che sono, con i miei pochi pregi e i miei molti difetti, non quell'immagine stereotipata e/o fasulla che si ha di me;
avrei voluto far l'Amore con un uomo che amo, addormentarmi tra le sue braccia, risvegliarmi accanto a lui;
avrei voluto ascoltare un Ti amo sincero che partiva direttamente dal cuore;
avrei voluto ricevere una lettera d'amore di carta scritta a mano come quelle di una volta;
avrei voluto vivere una felice vita di coppia (sì, tutto quello che scrivevo due anni fa qui nel mio vecchio blog è ancora valido e no, non ho cancellato i commenti di chi mi ha fatto soffrire a fin di bene e che no, non ho ancora capito cosa c'era di bello in quel gesto, a mio avviso crudele);
avrei voluto sposarmi, magari in un bel giardino all'aperto, in una bella giornata di sole, con una cerimonia semplice, circondato dalle persone che mi vogliono bene;
avrei voluto un lavoro a tempo indeterminato, equamente retribuito e professionalmente appagato;
avrei voluto fare un mutuo, che poi avrei estinto, per comprare una casetta tutta mia;
avrei voluto un figlio che avrei amato alla follia;
avrei voluto una famiglia tutta mia;
avrei voluto sentirmi Realizzato ed essere semplicemente Felice.
Rien n'est jamais acquis à l'homme Ni sa force
Ni sa faiblesse ni son coeur Et quand il croit
Ouvrir ses bras son ombre est celle d'une croix
Et quand il croit serrer son bonheur il le broie
Sa vie est un étrange et douloureux divorce
Il n'y a pas d'amour heureux
Sa vie Elle ressemble à ces soldats sans armes
Qu'on avait habillés pour un autre destin
A quoi peut leur servir de se lever matin
Eux qu'on retrouve au soir désoeuvrés incertains
Dites ces mots Ma vie Et retenez vos larmes
Il n'y a pas d'amour heureux
Mon bel amour mon cher amour ma déchirure
Je te porte dans moi comme un oiseau blessé
Et ceux-là sans savoir nous regardent passer
Répétant après moi les mots que j'ai tressés
Et qui pour tes grands yeux tout aussitôt moururent
Il n'y a pas d'amour heureux
Le temps d'apprendre à vivre il est déjà trop tard
Que pleurent dans la nuit nos coeurs à l'unisson
Ce qu'il faut de malheur pour la moindre chanson
Ce qu'il faut de regrets pour payer un frisson
Ce qu'il faut de sanglots pour un air de guitare
Il n'y a pas d'amour heureux
Il n'y a pas d'amour qui ne soit à douleur
Il n'y a pas d'amour dont on ne soit meurtri
Il n'y a pas d'amour dont on ne soit flétri
Et pas plus que de toi l'amour de la patrie
Il n'y a pas d'amour qui ne vive de pleurs
Il n'y a pas d'amour heureux
Mais c'est notre amour à tous les deux
Barbara (Il n'y a pas d'amour heureux - Album: Barbara chante Brassens et Brel - Anno: 1960)
Dall'omonima poesia di Louis Aragon, riadattata in canzone da Georges Brassens.
Non aggiorno da un po' il blog, eppure avrei molto da scrivere ma non ne ho voglia. È come se fossi chiuso in un bozzolo dal quale non riesco ad uscire. L'umore è altalenante, la voglia di Vivere è quasi assente e l'apatia regna sovrana. Spesso la notte ho come l'impressione di avere un grosso masso sul petto e faccio fatica a respirare. Non sono pronto per fare dei bilanci anche perché quest'anno è stato disastroso sotto ogni punto di vista e come se non bastasse ho perso anche la speranza che tutto questo schifo possa finire prima o poi. Mi rendo conto di essere in un certo qual senso ipocrita nell'incoraggiare gli altri quando ho gettato la spugna per me stesso, sarà perché la mia grande occasione l'ho avuta e non sono stato capace di afferrarla e di tenermela stretta; sarà che non ce ne saranno più per me. Confido nei Maya e nella loro profezia farlocca che non si avvererà di certo, ma che ad essere sinceri mi farebbe comodo e sarebbe proprio una manna perché metterebbe la parola FINE a tutto. I momenti di sconforto sono diventati sempre più frequenti, anzi faccio fatica a ricordare quelli in cui mi sento al top. Ho finito i colori per guardare il mondo che mi sembra tutto grigio, sottotono e triste. Non riesco a non fare paragoni perdenti con l'anno scorso. L'anno scorso non è stato certo un Natale splendido, però almeno avevo la speranza. Sì, la speranza che fosse l'ultimo passato così e che quest'anno sarebbe stato diverso. E invece... Sarà una schifezza come l'anno scorso, ma con la consapevolezza che la speranza è morta. È morta insieme ai miei sogni e alla parte migliore di me. Vorrei poter saltare a piè pari questo periodo perché mi fa sentire soltanto un fallito. Mi sento fuori posto più del solito. Da piccolo l'adoravo, man mano crescendo quest'adorazione è diminuita sempre più. Credo che non mi piaccia perché è come uno specchio dal quale non posso esimermi dallo specchiarmi e vedere tutto ciò che mi manca. È un periodo in cui le Assenze si fanno più pesanti e neutralizzano tutto il resto. È un periodo in cui le Assenze mi fanno sentire dannatamente solo. Non è la solitudine in sé che mi spaventa, ma è quella imposta. Quella inattesa, quella che nasce dalla fiducia tradita... Mi sento di essere trattato (da due mesi circa se non più) come un paria. Mi sento abbandonato. Mi fa male, tanto male. Mi fa male perché non pensavo di essere una persona così orrenda da meritarmi tutto questo. Mi fa male perché pensavo di aver dato tanto e invece niente. Mi fa male perché mi sento sbagliato, un grosso errore. So che tra pochi giorni, con molta probabilità, riceverò una grossa delusione. Sto tentando di esorcizzarla in tutti i modi, sarà forse per questo che invoco la fine dei Maya solo per me. So che sono stupido e che dovrei farmi scivolare tutto, so che è una cosa stupida e di poco conto però... vorrei sbagliarmi, vorrei essere piacevolmente sorpreso, vorrei sentirmi per un minuto amato sul serio, vorrei sentirmi per un attimo speciale, paradossalmente vorrei sentirmi per un attimo "uguale agli altri"... invece, non sarà così. E ciò mi fa male.
I’m just out to find the better part of me [...]
It’s not easy to be me...
Sto solo cercando di trovare la parte migliore di me [...]
«[...] Anime Salve, che trae il suo significato dall'origine, dall'etimologia delle due parole "Anime salve", vuol dire Spiriti Solitari è una specie di elogio della solitudine, si sa non tutti se la possono permettere, non se la possono permettere i vecchi, non se la possono permettere i malati, non se la può permettere il politico.
Un politico solitario è un politico fottuto di solito.
Però... sostanzialmente quando si può rimanere soli con se stessi io credo che si riesca ad avere più facilmente contatto con il circostante. Il circostante non è fatto soltanto dei nostri simili, direi che è fatto di tutto l’universo, dalla foglia che spunta di notte in un campo fino alle stelle… e... ci si riesce ad accordare meglio con questo circostante, si riesce a pensare meglio ai propri problemi, credo addirittura che si riesca a trovare anche delle migliori soluzioni e siccome siamo simili ai nostri simili, credo si possano trovare soluzioni anche per gli altri.
Con questo non voglio fare nessun “panegirico” né dell’anacoretismo o del romitaggio, non è che si debba fare gli eremiti o gli anacoreti, è che ho constatato attraverso la mia esperienza di vita, ed è stata una vita, non è che dimostro di avere la mia età attraverso la carta d’identità credo d’ averla vissuta, mi son reso conto che un uomo solo non mi ha mai fatto paura. Invece l’ uomo organizzato mi ha sempre fatto molta paura...»
Fabrizio De André
C'è stato un tempo in cui mi bastavo da solo, in cui io e la mia solitudine stavamo bene insieme ed eravamo una bella coppia. Certo, io le ero fedele, lei no e spesso mi tradiva con altre persone, maschi e femmine, ma non sono mai stato geloso di lei. Poi mi sono innamorato anch'io e l'ho mollata un paio di volte, ma sono sempre tornato da lei a malincuore. Questa volta è più dura delle altre tornare da lei, con la coda tra le gambe, pardon con la coroncina sotto il braccio e il cuore a pezzi. Vorrei solo ritornare a stare bene da solo nel mio mondo, a fregarmene il più possibile dell'intero universo, a vedere la solitudine come un valore aggiunto piuttosto che una grossa zavorra, a fare spallucce ogni volta che mi becco parole al vento, bugie, promesse vane dette per lavarsi la coscienza sporca. Vorrei fare uno sberleffo e farmi una sonora risata piuttosto che starci male ogni volta che qualcuno mi delude, ogni volta che qualcuno mi ferisce. Non vorrei ritornare l'acido, cinico, caustico e arrabbiato col mondo com'ero a 18/19 anni solo per difendermi, ma rivoglio indietro le mie mura. Questa volta le voglio più spesse, più alte, assolutamente inaccessibili e inattaccabili perché voglio godermi quel che mi resta in completa solitudine, senza grilli per la testa, senza ascoltare il richiamo delle sirene che promettono qualcosa di bello che c'è ma che non è per me. Questa volta non voglio darti per scontato, mia cara solitudine, ma voglio viverti e assaporarti ogni giorno come un dono prezioso o una giusta punizione, a seconda dei punti di vista, e stare bene con te, solo con te, come una volta, come quando mi bastavo da solo e il resto era solo un contorno.